Debacle del trasporto ferroviario e dei collegamenti con Roma anche durante le feste e aumento dei pedaggi: il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico sbotta dopo le proteste dei pendolari marsicani: «Da tempo sosteniamo che la regione Abruzzo ha anche una propria società di trasporto ferroviario; perciò l'assessore al ramo Giandonato Morra, dovrebbe avere il coraggio di portare in Consiglio regionale una proposta operativa che troverebbe il sostegno dei gruppi di opposizione».
A D'Amico, tra l'altro, non è andata giù la decisione delle Ferrovie di chiudere la linea Avezzano - Roccasecca e neanche la mancata attestazione di alcuni treni della linea Pescara - Avezzano - Roma, nella stazione Termini, come aveva lasciato intendere il ministro Maurizio Lupi, il dieci dicembre scorso, quando ricevette nel proprio ufficio, una delegazione marsicana di parlamentari, politici impegnati a vari livelli ed un rappresentante dei pendolari Avezzano - Roma. In presenza della autorevole delegazione, il Ministro telefonò al capo delle ferrovie, lamentando i disagi dei pendolari che gli erano stati rappresentati e chiedendo l'attestazione a Roma Termini di alcuni treni di questa linea, come avviene, tra l'altro, per i convogli provenienti da altre linee come la Grosseto, la Formia, la Cassino e la Orte. L'orario è entrato in vigore il quindici dicembre scorso, ma la situazione è rimasta come prima, compresi i disagi.
Ma a D'Amico, sempre attento a tali problemi, non è sfuggita la decisione assunta dalla regione Veneto, tanto che riferisce: «La Regione Veneto dice addio a Trenitalia per il trasporto ferroviario regionale. La Giunta Regionale del Veneto infatti dopo un acceso dibattito politico nella riunione di lunedì scorso (30 dicembre 2013), ha deciso di disdire il contratto di servizio con Trenitalia dando il via libera alla gara per trovare un nuovo gestore. Con una lettera inviata alla società di trasporto del gruppo Ferrovie dello Stato il Governatore della Regione, il leghista Luca Zaia, ha annunciato la decisone della giunta da lui presieduta di non rinnovare la convenzione alla data di scadenza del primo periodo di sei anni previsto al 31 dicembre 2014. Per vedere arrivare gli eventuali nuovi treni in Veneto però si dovrà aspettare oltre il 2015 perché nella stessa missiva il Presidente Zaia al fine di garantire la continuità del servizio, ha chiesto a Trenitalia l'attivazione della prosecuzione del servizio nei dodici mesi successivi. In sostanza Trenitalia continuerà ad operare non solo nel 2014 come da contratto ma anche nel 2015 alle stesse condizioni. In effetti per mettere in piedi un bando di gara così complesso e per il subentro tecnico di un eventuale nuovo gestore ci vorrà molto tempo e nel frattempo bisognerà mantenere la continuità del servizio».