Il porto di Ortona fuori dalla rete dell'alta velocità ferroviaria: un'importante opportunità di sviluppo per la città che, al momento, è andata perduta. Recentemente si è tornato a parlare dei piani di investimento comunitari che daranno vita ad uno «spazio unico europeo dei trasporti» basato su una rete di trasporto che coinvolga le infrastrutture ferroviarie, marittime, aeree e viarie di tutti gli strati membri. La commissione europea ha in proposito annunciato che saranno messi a disposizione del nuovo strumento 31.7 miliardi di euro per il periodo che dal 2014 al 2020. Il piano però vede al momento escluso l'Abruzzo. Tra i progetti previsti, per la nostra zona denominata corridoio Baltico- adriatico, è stata introdotta la tratta Bologna-Ancona e la tratta Napoli-Bari- Taranto lasciando fuori Ortona. Entro quest'anno è prevista inoltre, l'approvazione, da parte dell'Unione europea, della macro regione adriatico ionica e per i consiglieri comunali Claudio Montebello, Enzo Tucci, Luigi Menicucci (Pd) e Patrizio Marino (Sel) sarebbe opportuno prevedere, la prosecuzione del corridoio Baltico-adriatico lungo la dorsale adriatica che comprende la direttrice Ancona-Pescara- Bari.