PESCARA È polemica sui ritardi della Regione nella consegna del Piano regolatore portuale al Comune. «È del tutto evidente che da parte di questo governo regionale ci sia incapacità o una contrapposizione premeditata verso la città di Pescara», sostiene il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, «il 2013 è andato e la promessa della tanto attesa firma per far andare avanti il Piano regolatore portuale di Pescara entro il 31 dicembre fatta da autorevoli esponenti del governo regionale non è stata rispettata». «È del tutto inaccettabile», prosegue, «anche alla luce degli ultimi fatti accaduti a Pescara con l'esondazione del fiume Pescara che il Piano regolatore portuale e in particolare la relativa Vas siano fermi negli uffici regionali da ormai 12 mesi in attesa di una firma di un dirigente per una serie di motivazioni burocratiche alquanto pretestuose. Non si capisce perché non si proceda come si è fatto per il Piano regolatore portuale di Vasto e adesso anche per quello di San Salvo». «Pescara ha bisogno di far andare avanti il Piano regolatore portuale», insiste Di Pietrantonio, «perché c'è l'urgenza inderogabile, prima che accada qualche cosa di irreparabile, di risolvere i gravi problemi strutturali del porto, a partire dalla diga foranea. Nessuno può più permettersi di allungare i tempi a dismisura, bisogna assumersi le proprie responsabilità. I pescaresi non tollereranno più questi inutili ritardi»