L’AQUILA «Perché in Abruzzo si è consentito, a partire dal primo gennaio 2014, un aumento dei pedaggi autostradali dell'8%, a fronte di un aumento medio nazionale del 3,9%? Perché il governo non rivede questo provvedimento? Quali interventi il ministero delle infrastrutture ha intenzione di attuare per mitigare gli effetti di queste misure, che penalizzeranno soprattutto i pendolari, sia studenti che lavoratori?» Sono queste, in sintesi, le domande che la senatrice del Pd Stefania Pezzopane rivolge al ministro dei trasporti e delle infrastrutture con un'interrogazione parlamentare. «Dal primo gennaio 2014» spiega la senatrice del Pd nell'interrogazione «sono scattati i rincari delle tariffe autostradali, approvati con decreti interministeriali dei ministeri dei Trasporti e dell'Economia con un aumenti diversificati. A fronte di un aumento medio del 3,9% , come riportano gli stessi dati diffusi dal ministero, le tratte autostradali abruzzesi A24 e A25, gestite dalla Socità dei Parchi Spa, costano l'8,28% in più. Il rincaro più alto di tutta la rete autostradale nazionale, a fronte di una delle tratte già tra le più costose e meno servite in Italia».