Gentile direttore, la città di Pescara è una delle più inquinate d’Italia. Il limite massimo consentito di 35 sforamenti nell’arco di 365 giorni, è stato sempre abbondantemente superato negli ultimi anni. Già in questi primi giorni del 2014 le centraline dell’Arta stanno registrando il superamento giornaliero del limite del famigerato PM10 (polveri sottili) pari a 50 microgrammi per metro cubo. Spetta all’amministrazione comunale correre ai ripari. Il provvedimento più facile è la chiusura al traffico veicolare di alcune strade. Esperimento già adottato in passato, ma rivelatosi di scarsa efficacia, giacchè l’aumentato flusso delle auto trasforma le altre vie percorribili in camere a gas. Solo con una ridotta circolazione del numero delle auto si potrebbero avere risultati apprezzabili. Dovremo tornare alla circolazione a targhe alterne? Se è vero che ogni giorno entrano a Pescara non meno di 100mila macchine, è necessario ridurne il numero con un sistema di trasporto pubblico veloce utilizzando il filobus sulla strada parco. Ma senza parcheggi di scambio agli ingressi della città anche il filobus non allenterebbe la morsa dello smog. Certo in qualche modo i cittadini possono collaborare riducendo l’uso dell’auto. Un sacrificio, ma pensiamo anche ai polmoni dei nostri bambini.
Lettera firmata