Decisivi anche sul piano politico-giudiziario i primi mesi del 2014, in vista delle elezioni regionali e della corsa a governatore della Regione Abruzzo dell’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, assolto in primo grado per gli appalti del Comune e alle prese con vicende minori. Oggi all’Aquila si dovrebbe definire la sua posizione nell’inchiesta Ecosfera; ieri a Pescara c’è stata un’udienza del processo Mare-monti e in arrivo c’è l’appello dell’inchiesta più significativa per l’esponente del Pd, il caso Housework sui grandi appalti al Comune di Pescara.
ECOSFERA
L'inchiesta, che vede coinvolto in maniera molto marginale D’Alfonso rispetto al fulcro dell’indagine che ruota attorno ad una serie di appalti europei che sarebbero stati pilotati e assegnati alla società di Duilio Gruttadauria, è giunta all’udienza preliminare. Ma già nella scorsa seduta davanti al gup la difesa di D’Alfonso aveva chiesto ed ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato, proprio per accorciare i tempi ed eliminare quegli ostacoli giudiziari sul cammino del candidato in pectore alla guida della Regione. Oggi dunque si dovrebbe conoscere il destino dell’ex sindaco chiamato in causa per aver sollecitato, al consulente di Ecosfera Lamberto Quarta, l’affidamento di una consulenza per l’allora vice sindaco Massimo Luciani (che non è mai stato indagato). Una intermediazione valutata come corruzione dalla procura aquilana che ha voluto mandare ugualmente a giudizio l’ex primo cittadino di Pescara, così coma ha fatto per l’attuale assessore regionale Alfredo Castiglione ed altri dieci personaggi anche di primo piano.
HOUSEWORK
Per quanto riguarda l’appello del processo per i grandi appalti, non si conosce ancora la data di fissazione della discussione e il difensore dell’esponente politico del Pd, Giuliano Milia, sta ancora valutando se presentare o meno una richiesta di anticipazione dell’udienza per definire questo ulteriore passaggio che potrebbe confermare l’estraneità di D’Alfonso a tutte quelle pesanti accuse. Chiedere di anticipare un ricorso in appello avendo incamerato una assoluzione con formula piena e sapendo che buona parte delle accuse sono ormai vicine alla prescrizione (che peraltro non potrebbe intervenire in quanto c’è già stata una sentenza di assoluzione) è come andare contro natura dal punto di vista legale. Ma la tecnica giudiziaria mal si combina con i tempi ormai stretti della politica.
MARE MONTI
Tempi lunghi invece si prevedono per il processo alla Mare-monti che ieri è stato rinviato al 13 marzo prossimo e che vede D'Alfonso imputato di concorso in falso per una perizia geologica stilata da altri e non certo da lui che non è neppure geologo, nel periodo in cui era presidente della Provincia e dunque prima del 1999. Un rinvio importante in quanto tutto il collegio difensivo ha avanzato una eccezione di incompetenza territoriale di Pescara rispetto alle accuse che vengono mosse agli 11 imputati, fra cui spiccano anche i nomi degli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto. Se andare avanti o decidere magari per la competenza romana o di altra città il collegio lo deciderà appunto il 13 marzo prossimo.