Ha due settimane Guerino Testa per dimettersi da presidente della Provincia di Pescara se intende presentare la sua candidatura a consigliere regionale, mentre ha tempi più lunghi una sua ipotetica corsa alla successione di Luigi Albore Mascia al Comune, ammesso che il sindaco uscente accetti l’idea di cedere il passo ovvero di intraprendere un percorso diverso. Sarà la coalizione a decidere, e una prima riunione è convocata per sabato. Se Testa dovesse essere dirottato verso la Regione sarebbe obbligato a dimettersi da presidente della Provincia entro il 24 prossimo.
A Palazzo di città si sussurra di presunte richieste di Mascia per farsi da parte, «s’era parlato di possibili incarichi in Corte dei conti o al Coni, la decisione spetta solo a lui» dice un consigliere comunale. Ma chi con Albore Mascia ha parlato di recente lo descrive come determinato a correre per un mandato bis. «Incarichi alternativi? Ad oggi Luigi punta a ricandidarsi a sindaco» dice Lorenzo Sospiri, per altro ieri nominato capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, spazzando il campo dalle voci. Ma aggiunge: «Se non ci sarà una massiccia convergenza sul suo nome, allora la soluzione più logica è quella del ricorso alle primarie» dice Sospiri, lasciando aperto più di uno spiraglio per Testa. Oggi si riunisce la costituente di Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale, con Petri, Foschi e Ricotta. Per sabato è convocata in Comune una riunione di centrodestra per verificare la posizione dell’Udc e quindi la solidità dell’alleanza, dopodiché si verificherà l’intenzione del sindaco uscente, la cui valutazione sarà sottoposta alla coalizione intera.