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Pescara, 25/11/2024
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Data: 09/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Air France vota contro il bond Alitalia. Depositate ieri le liste per il rinnovo del cda:. Colaninno resta a tempo

ROMA Liste pronte per il rinnovo del consiglio di Alitalia da parte dell’assemblea di lunedì 13 con la probabile conferma di Roberto Colaninno alla presidenza (il board sarà a tempo per traghettare Cai verso Etihad) e di Gabriele Del Torchio come amministratore delegato. Ma ci sono altre novità sul fronte Air France. Nel cda svoltosi nella serata di martedì 7, due dei quattro rappresentanti francesi presenti, Philippe Calavia e Jean-Cyril Spinetta, collegati in call, hanno votato contro la conclusione della conversione del prestito obbligazionario da 95 milioni le cui modalità, però, erano state approvate da Parigi nel board del 14 ottobre, seguito poi dall’assemblea-fiume terminata alle 4 del mattino del giorno dopo. In sintesi, Air France ha contestato il rapporto di concambio del prestito che esprimeva una capitalizzazione di Cai pari a 50 milioni, mentre le nuove azioni dell’aumento da 300 milioni valutavano la società il 40% meno, cioè 30 milioni. Questo doppio prezzo, secondo quanto affermato l’altro giorno da Calavia, cfo del gruppo, è inspiegabile e soprattutto il presidente Colaninno non sarebbe stato chiaro ad ottobre, nell’illustrazione della complessa manovra. Per questo Parigi si è detta costretta a votare contro e in maniera difforme dalla volta precedente.
LE SORPRESE DI PARIGI E DEI RIVA
A rendere più singolare la vicenda, si dà il caso però che Air France figuri nel gruppo di soci che ha convertito il bond. Di questo gruppo fa parte innanzitutto Riva Fire che, invece, non ha sottoscritto l’aumento di capitale, diluendosi dunque. Inoltre Angelo Riva, nipote del patron Emilio, diserta da mesi le riunioni del consiglio di amministrazione. Oltre a Riva Fire, comunque, il prestito obbligazionario è stato convertito da Intesa Sanpaolo, Immsi e Pirelli, per citare i principali azionisti.
Il termine per la conversione del bond è domani: c’è da segnalare, inoltre, che fino a ieri Atlantia, uno degli azionisti più attivi sull’intera manovra di rafforzamento di Alitalia (insieme a Intesa e Immsi ha anticipato, a metà ottobre, 65 milioni a valere sull’aumento, per consentire il pagamento degli stipendi), non aveva ancora convertito per la parte di sua spettanza.

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