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Pescara, 25/11/2024
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Data: 14/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Corso Vittorio chiude proteste e caos in città. Lunghe code in via Chieti, via Teramo e via Ferrari. I residenti: «Basta ingorghi» E in Consiglio la maggioranza perde l’Udc e passa un documento anti-pedonalizzazione

PESCARA Un ordine del giorno approvato in consiglio comunale che chiede la sospensione, mugugni tra alcuni commercianti (non tutti), confusione tra gli automobilisti e proteste dei residenti. È partito nel caos, ieri pomeriggio, l’avvio dei lavori su corso Vittorio Emanuele (dovrebbero durare fino a poco prima di Pasqua, che quest’anno cade il 20 aprile), decisi sabato scorso dall’amministrazione comunale, all’indomani del via libera del Consiglio di Stato che ha annullato la sospensiva del Tar. E in più, a completare il quadro, venti auto rimosse su via Milano, altre tre, compresi cinque motorini, su corso Vittorio Emanuele e lunghe code su via Chieti, via Teramo e via Ferrari (dove nel pomeriggio sono stati deviati i bus pubblici). Con il dulcis in fundo di fine serata. Il traffico, ieri pomeriggio, aveva ricominciato a scorrere da circa un’ora, dopo l’apertura del doppio senso di marcia, sul lato ovest di corso Vittorio (apertura preceduta da quattro ore di chiusura totale per la sistemazione delle transenne), quando nell’emiciclo dell’assise comunale è arrivata la doccia fredda dell’approvazione di un ordine del giorno che prevede la sospensione dei lavori. Non avrà effetti vincolanti, ma il dato politico c’è stato tutto, poiché la votazione ha visto prevalere i «sì», grazie all’Udc che ha aggiunti i suoi 3 voti ai 14 della minoranza. Dunque, 17 «sì» contro 12 «no» (2 astenuti), e la maggioranza è andata sotto. La conclusione di una giornata con lo stesso tono con il quale s’era aperta, ovvero tra le polemiche di qualche esercente commerciale che non vede di buon occhio tre mesi e passa di chiusura parziale del corso. La quale per molti ieri è stata una sorpresa. In tanti, infatti, intorno alle 14, quando il traffico automobilistico è stato totalmente chiuso su corso Vittorio, e poi parzialmente riaperto dalle 18 in poi, con l’apertura di un doppio senso di marcia (il quale dovrà andare ad un massimo di 30 km all'ora) sul lato ovest della strada, che ora (e per un mese circa), occuperà anche la corsia preferenziale degli autobus, si sono chiesti il motivo delle barriere che impedivano l’accesso alla strada. Insomma, una «rivoluzione», com’ è stata definita la riqualificazione di corso Vittorio (l’assessore comunale Berardino Fiorili non vuol sentir parlare di pedonalizzazione), al via tra dubbi e proteste, per la quale sono previsti l’innesto di panchine, aiuole, verde e una nuova pavimentazione, però carrabile, la quale consentirà il transito dei veicoli. E già da oggi si dovrebbe andare a regime, con i nuovi sensi di marcia invertiti in via Milano e via Genova (per un tratto), interventi in via Emilia e scoperta graduale della nuova segnaletica, oltre al divieto di svolta in piazza della Repubblica provenendo da corso Vittorio. Anche il traffico, entro giovedì, si dovrebbe alleggerire, quando verrà aperta la strada già esistente nell’area di risulta. Una serie di step a lotti progressivi, per il tratto di corso che comprende l’incrocio con via Teramo e via Ravenna e l’incrocio con via Piave, la quale ieri è partita interessando l’incrocio con via Trieste, che rimarrà aperta alle auto, sino all’incrocio con via Piave. Nei giorni a seguire, e fino a fine mese, i lavori si concentreranno sul lato mare del corso, occupando le due corsie di marcia oggi esistenti che resteranno chiuse al traffico. «Corso Vittorio Emanuele», ha sottolineato Fiorilli, «diventerà una strada commerciale colorata, luminosa e vivace, con micro eventi e iniziative».

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