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Data: 14/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Decolla il nuovo assetto Alitalia, Etihad prende tempo. L’assemblea rinnova il cda: confermati Colaninno e Del Torchio

ROMA Alitalia ha sofferto per le turbolenze, ma ora si è rafforzata sotto il profilo patrimoniale ed è «sulla strada giusta». Gabriele Del Torchio, confermato quale ad come anche il presidente Roberto Colaninno, rassicura sulle prospettive della compagnia dopo l'aumento di capitale da 300 milioni. Ed esprime piena fiducia anche sulla partnership con Etihad: nessuna fretta, siamo ancora in una «fase esplorativa», ma «se il buongiorno si vede dal mattino, io sono ottimista».
L'occasione per fare il punto sullo stato di salute della compagnia è stata l'assemblea di ieri sul rinnovo del cda. Colaninno ha accettato la conferma, a dispetto di quanto annunciato a fine ottobre, «allo scopo di garantire il completamento di questa fase operativa e di transizione». Il nuovo cda è più snello (i membri sono stati ridotti da 19 a 11) e rimarrà in carica per circa un anno, fino all'approvazione del bilancio 2014. Quello di oggi è «un passo significativo», si è ampliata la base azionaria ed è stato ridotto il numero dei consiglieri, ha spiegato Del Torchio, «ci sono tutte le indicazioni per fare un buon 2014». Ora l'attenzione è concentrata sul profilo finanziario del gruppo: «Dobbiamo rafforzarci e per questo stiamo discutendo con le banche per farci accompagnare nel piano di crescita con ulteriore apporto di liquidità (200 milioni, ndr)», ha aggiunto l’ad, spiegando che l'aumento di capitale appena concluso sarà sufficiente «se saranno centrati gli obiettivi. Altrimenti - ha avvertito - sarà inevitabile un altro aumento». Ottimismo anche per la trattativa con Etihad, che ieri ha precisato di non avere intenzione di annunciare alleanze entro il mese. «Quel che non vogliamo è prendere decisioni affrettate», ha detto il presidente e ceo James Hogan, spiegando che l'analisi della compagnia italiana è «ancora in una fase preliminare» e che Abu Dhabi guarda a due «criteri chiave», riduzione dei costi e profitti sostenibili. Smentito invece l'interesse per Aeroporti di Roma, verso il quale in verità persiste l’interesse del fondo sovrano di Abu Dhabi. «Anche noi non abbiamo fretta», ha quindi replicato Del Torchio.

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