CHIETI Un’offesa alla dignità di un territorio, della sua società e della sua economia. È un coro unanime quello che affianca l’opinione pubblica ai rappresentanti istituzionali nella vicenda dell’emarginazione dell’Abruzzo dal progetto dell’Alta Velocità sulla linea ferroviaria adriatica. Proprio ieri anche il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico di Giuseppantonio, come già diversi altri amministratori pubblici abruzzesi, ha comunicato la sua adesione, che formalizzerà nei prossimi giorni sottoscrivendo la petizionene promossa dal Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alla vertenza che punta a inserire la nostra regione, pur se tardivamente, nel sistema europeo dell’Alta velocità.
«Pur non potendo partecipare alla conferenza stampa annunciata dal Presidente Chiodi - sottolinea il presidente di Giuseppantonio - mi preme sottolineare la mia convinta adesione a questa iniziativa, che dev’essere necessariamente bipartisan, il cui obiettivo è tutelare tutti i cittadini abruzzesi che non possono essere considerati di serie B». Si tratta, in buona sostanza, di un banco di prova per la classe dirigente abruzzese perché proprio in questi casi si ha il metro del peso, della considerazione di cui gode e della capacità dei rappresentanti di un territorio presso i livelli di potere sovraordinati.
«È impensabile che nel 2014 - prosegue il Presidente Di Giuseppantonio - una regione come l’Abruzzo venga tenuta fuori dal sistema dell’Alta velocità, non è corretto abbandonarla ed escluderla. Mi auguro di trovare tanti altri amministratori e rappresentanti della classe politica e dirigenti del nostro territorio a supporto di questa causa, l’Alta velocità è un’infrastruttura che può realmente contribuire, anche nella nostra regione, a rilanciare l’economia in un tempo di crisi come quello che stiamo vivendo».