PESCARA Si apre uno spiraglio di trattativa sugli aumenti autostradali. Ieri a Roma il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha riunito le società concessionarie ed ha chiesto «fortemente» di istituire, già da febbraio, agevolazioni sulle tariffe dei pedaggi per venire incontro alle esigenze dei pendolari, di quanti utilizzano l’autostrada per lavoro. Lupi ha detto alle concessionarie di attendere una risposta tra lunedì e martedì. Come noto, da gennaio sono scattati i rincari dei pedaggi e la sorpresa più sgradita l’hanno avuta gli abruzzesi, utenti dell’autostrada A24-A25 che collega Pescara, Teramo, Chieti e L’Aquila con Roma, che hanno dovuto subire un aumento dell’8,28%. Nell’incontro di ieri, Lupi ha illustrato la sua proposta: «Chi usa l'autostrada per un tratto non superiore ai 50 chilometri, andata e ritorno, per venti giorni al mese, dunque quaranta volte 50 chilometri, deve poter godere di uno sconto fino al 20%, di grande aiuto in un momento come questo». L'Aiscat, l’associazione delle concessionarie autostradali, si sarebbe mostrata disponibile.
Il ministro ha sottolineato la necessità che le riduzioni siano operative già da febbraio e prevedano forme di gradualità anche per quanti usano lo stesso tratto autostradale per meno di venti giorni al mese. Quanto ai camionisti, Lupi ha detto che prosegue il dialogo per individuare soluzioni e diminuire l'impatto degli aumenti sugli autotrasportatori. In definitiva, ha concluso il ministro, «il Governo cerca di rendere compatibile il recupero degli investimenti delle imprese e le richieste legittime dei cittadini».
PD, CNA E M5S
Intanto il gruppo consiliare del Pd alla Regione ha presentato una risoluzione: «Gli aumenti sono illegittimi perché nel calcolo degli investimenti che Strada dei Parchi fa per giustificare il rincaro delle tariffe la maggior parte si riferisce alla costruzione delle complanari esterne all’A24, che nulla hanno a che fare con le tratte abruzzesi delle autostrade, ma sono infrastrutture al servizio del traffico della città di Roma. Chiediamo che da quel calcolo degli investimenti di Strada dei Parchi venga scorporato quello per le complanari in modo tale da rimodulare il canone concessorio e scongiurare gli aumenti». Critici, sugli aumenti tariffari, anche la Cna regionale e la parlamentare Enza Blundo del M5S.
Autostrade, sconto ai pendolari
Lupi ha chiesto tagli del 20% alle tariffe. Concessionari verso il sì
ROMA Il governo ci riprova e torna all’attacco per ottenere uno sconto sulle tariffe autostradali. Alle concessionarie - spiega il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi - abbiamo chiesto di istituire a partire da febbraio delle agevolazioni per i pendolari, con tagli fino al 20%». Un pressing annunciato ma che, al di là delle buone intenzioni del ministro, non è altro che un’azione di moral suasion. Perché, come noto, dietro ai meccanismi tariffari ci sono dei contratti blindati - le cosiddette convenzioni - difficilmente modificabili da un giorno all’altro. Nonostante ciò, l’appello di Lupi - ieri c’è stato un maxi vertice con il presidente dell’Aiscat Fabrizio Palenzona e il numero uno di Atlantia Giovanni Castellucci - non è caduto nel vuoto. Anzi. Al termine dell’incontro, secondo fonti ministeriali, i concessionari avrebbero fatto capire non solo di essere disposti a valutare la proposta ma anche ad accoglierla, magari con diverse declinazioni.
Se ne saprà di più all’inizio della prossima settimana, quando dovrebbe materializzarsi, il condizionale è d’obbligo, una presa di posizione ufficiale da parte delle varie società, Autostrade per l’Italia in testa. Sconti in arrivo quindi, a meno di clamorosi colpi di scena, visto che Lupi si è appellato al senso di responsabilità delle aziende in un momento economico non certo facile. Con l'inizio dell'anno, per gli automobilisti è infatti scattato un aumento medio dei pedaggi del 3,9%.
Tra i maggiori rincari, aspramente contestati dalle associazioni dei consumatori e da Confcommercio, quello da record sulla Strada dei Parchi (+8,2%), seguita dalle Autostrade Centropadane (+8,01%).
CARO CASELLO
Il ministro non si è limitato al pressing, ma ha illustrato nel dettaglio la modalità di sconto, facendo un esempio concreto. «Chi usa l'autostrada per un tratto fino a 50 chilometri per 20 giorni al mese (andata e ritorno, cioè 40 tratte) crediamo debba godere di un'agevolazione fino al 20% come aiuto in questo momento». Lo stesso Lupi ha fatto presente che sarebbe auspicabile che lo sconto per i pendolari decolli già da febbraio. Sarebbe anche emersa una certa disponibilità a valutare un allungamento delle concessioni, così come già avvenuto in Spagna, per contenere proprio la dinamica tariffaria. Purtroppo il tema, ben noto al ministero dell’Economia e ai Trasporti, si scontra contro la burocrazia di Via XX Settembre che lo ritiene marginale. Probabile che Lupi ne parli direttamente con il ministro Saccomanni per sbloccare l’impasse.
In quest’ambito il ministro ha ricordato che gli aumenti sono legati al tasso di inflazione e al recupero degli investimenti eseguiti. «Quindi in base a queste norme l'aumento delle tariffe richiesto era del 4,7% ma, grazie alle pressioni del governo, è stato contenuto al 3,9%». «Cerchiamo - conclude Lupi - di rendere compatibili gli investimenti e la collaborazione pubblico-privato con le richieste legittime di cittadini e utenti».