L’AQUILA Uno degli ultimi atti della Giunta Cialente, sospesa dopo le dimissioni del primo cittadino, ad analizzarlo oggi può dare l'idea della confusione che regnava a Villa Gioia. E di come la pianificazione del futuro cittadino passasse per iniziative spot, come il volo dimostrativo Roma-L'Aquila. Alla vigilia di capodanno la Giunta comunale si riunisce per approvare il progetto preliminare «per il potenziamento dell’Aeroporto dei Parchi e relative infrastrutture». Un piano da 2,8 milioni di euro di soldi pubblici (fondi Fas 2007-2013) come quelli, tanti, investiti finora sulla struttura affidata in gestione alla Xpress per vent'anni. Società beneficiaria di 800mila euro, contributo sospeso, dalla Regione per l'assunzione di una sessantina di persone, ma quasi la metà sono già state mandate a casa. L'ad dell'azienda Musarella ha dichiarato a questo giornale che finora gli stipendi che sono stati garantiti dalla Xpress, ma stando a quanto appreso dai dipendenti licenziati alla base dei provvedimenti ci sarebbe proprio la mancata erogazione del contributo regionale. Molto probabilmente il via libera definitivo sul progetto arriverà dal prossimo Consiglio comunale visto che è necessaria una nuova, ennesima, variante urbanistica. I lavori previsti sono quelli della messa in sicurezza dello strip laterale, regimazione delle acque, interramento delle luci della pista, realizzazione di un percorso di avvicinamento e sentiero di avvicinamento, installazione del sistema di radionavigazione per aeromobili. Tutte le opere saranno poi consegnate dal Comune, proprietario dello scalo, al gestore che dovrà provvedere alla manutenzione ma non è ancora riuscita a far decollare lo scalo aquilano. Trentatremila euro per la fornitura delle apparecchiature di sicurezza e controllo passeggeri, quasi trentamila euro per incarichi professionali per «la verifica strutturale completa degli elementi portanti degli hangar», 10mila euro per finanziarie le iniziative legate all'inaugurazione. Di queste spese sostenute dal Comune dell'Aquila avrebbe voluto chiedere conto all'Amministrazione il consigliere di Appello per L'Aquila Ettore Di Cesare nel consiglio comunale del 3 gennaio. Ma l'assessore al ramo non si è presentata né per giustificare le spese che, come messo nero su bianco nello schema di convenzione con la Xpress, dovrebbero essere a carico del gestore. Dopo la fantozziana esperienza del viaggio di una ventina di persone atterrate al Giuliana Tamburro dopo una mattinata ricca di intoppi e ritardi a polvere è tornata ad accumularsi su banchi di check in e rullo bagagli, mentre per l’eventuale apertura di una qualche rotta bisognerà attendere la prossima primavera, anche se realisticamente parlando in pochi credono nell’avvio a breve di voli commerciali da e per il capoluogo. Più verosimile l’ipotesi di un polo fieristico al Giuliana Tamburro, peraltro annunciato pubblicamente, e non è un mistero quella della nascita di un vero e proprio outlet (c’è già il nome «Zafferano rosso») in un’area nella quale, però, il piano regolatore non prevede attività commerciali. Sarà il prossimo Consiglio comunale, salvo clamorosi dietrofront del sindaco dimissionario, a valutare se dare il via libera o meno al progetto visto che per l'attuazione è necessaria una nuova variante urbanistica.