L’opposizione in Comune, i commercianti e i residenti contrari al progetto di pedonalizzazione annunciano proteste contro l’amministrazione. E oggi partirà anche la raccolta di firme
La reazione del Pd L’annuncio di Di Pietrantonio: bloccheremo il consiglio comunale, la maggioranza sarà punita alle prossime elezioni
PESCARA Una fiaccolata entro la settimana prossima, una raccolta firme che dovrebbe partire oggi in uno dei locali del corso (probabilmente una pizzeria), e tra oggi e domani l’affissione di manifesti funebri sulle vetrine dei negozi. In più, sono state annunciate barricate dell’opposizione in consiglio comunale. Forse anche la richiesta di un consiglio comunale straordinario. Le manifestazioni di protesta programmate si susseguono l’una dietro l’altra, contro i lavori che sono cominciati lunedì scorso su corso Vittorio Emanuele, i quali prevedono la riqualificazione della zona, con una chiusura parziale della strada. Operazioni che, ha annunciato l’amministrazione comunale, dovrebbero concludersi entro il 20 aprile. E ieri, Partito democratico, Fli e Sel, ai quali si sono aggiunte alcune commercianti, hanno organizzato una conferenza stampa all’incrocio tra via Teramo e corso Vittorio. E i toni non sono stati da «contro il logorio della vita moderna», tanto per citare un Carosello di qualche anno fa, con il protagonista seduto a tavolino mentre sorseggia un aperitivo attorniato dalle automobili che circolano. «Bloccheremo il consiglio comunale. Dobbiamo alzare il volume della protesta», ha rimarcato il capogruppo Pd in consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio. «La città non è loro», ha sottolineato riferendosi alla maggioranza di centrodestra, «ma comunque verranno puniti nella prossima tornata elettorale. Anche se pensano che quest’opera in corso rappresenti qualcosa da dire nella campagna per il voto. Il rischio di questa pedonalizzazione, tuttavia, è quello di mettere definitivamente in ginocchio le attività commerciali», ha concluso Di Pietrantonio all’angolo della strada. «Si tratta di un colpo di coda dell’amministrazione», ha proseguito dall'improvvisato speakers 'corner pescarese Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale di Sinistra, ecologia e libertà. «Noi, in teoria, non saremmo contro le pedonalizzazioni. Ma questa è sconnessa da qualsiasi progettualità». Giuseppe Bruno, invece, di Futuro e Libertà per l’Italia, ha precisato che la chiusura al traffico automobilistico la si sarebbe dovuta decidere «per le vie perpendicolari al corso». Infine è Massimiliano Pignoli, capogruppo Fli al Comune, a dare notizia di una mobilitazione cittadina. Anche a nome dell’Udc, che lunedì scorso ha dati i suoi tre voti in consiglio comunale sulla votazione di un ordine del giorno del Pd che chiedeva la sospensione dei lavori sul corso (facendo andare sotto la maggioranza con 17 voti favorevoli a 12 contro). «Entro mercoledì prossimo», ha fatto sapere, «insieme con la Confesercenti e l’Udc, e con tutti quelli che ci stanno, organizzeremo una fiaccolata per le vie». E all’appuntamento di via Teramo (a cui hanno preso parte anche i consiglieri Pd Antonio Blasioli, Gianluca Fusilli, Giuliano Diodati, più gli ex di Comune e Provincia Paola Marcheggiani e Aurelio Giammorretti), non sono mancate due commercianti. «Non c’è stata comunicazione da parte del Comune», ha detto Maria Marina (foto a fianco a sinistra) del Black Sun Center di via Messina, mentre Sonia Bernando (foto a fianco a destra) ha notato l’assenza di ingorghi stradali sul corso, «ma perché ormai non ci passa più nessuno, in quanto pensano che sia chiuso». Nel pomeriggio di ieri il direttore di Confcommercio Pescara, Walter Recinella, ha confermato che entro venerdì verranno affissi i manifesti a lutto sulle vetrine dei negozi e che oggi si darà il via alla raccolta firme.
Anche gli ambientalisti contrari: bisognava chiudere via Fabrizi
La responsabile regionale del wwf
E arriva anche il «no» che non t’aspetti, quello degli ambientalisti. In particolare, del Wwf Abruzzo. Che non è contro le pedonalizzazioni in generale, ma lo è contro quella (parziale, perché a fine lavori i mezzi pubblici continueranno a transitare) in opera su corso Vittorio. Dice Loredana Di Paola, responsabile regionale del Wwf, nonché attivista del movimento. «Noi siamo favorevoli a che si faccia in modo che circolino i mezzi pubblichi al posto delle automobili. Ma qui si tratta dell’unico asse di scorrimento della città. La nostra obiezione è che un tale progetto a Pescara si sarebbe dovuto applicare altrove. E cioè in via Nicola Fabrizi. Ma non siamo stati chiamati da nessuno per esprimere il nostro parere. Tutta la zona di via Fabrizi si sarebbe prestata molto di più a una pedonalizzazione, per cui esiste già una predisposizione. Non sono da condividere almeno un altro paio di aspetti: il fatto che la strada che si dovrà aprire nell’area di risulta non ci trova d’accordo e il metodo seguito, senza concertazione, pur necessaria. Per non parlare dell’assenza di un piano traffico, non predisposto. Manca anche una zona dedicata al transito dei bus. Interventi di questo tipo non si dovrebbero mettere in atto a mo’ di spot, come credo si stia facendo».