PESCARA Anche Forza Italia contro il progetto di corso Vittorio. Certo, non è tutta Forza Italia, sindaco Mascia in testa, che pure ha le sue perplessità. Ma intanto è un "pezzo" del partito e fa notizia perché il consigliere della circoscrizione Castellamare, Alessandro D'Alonzo, boccia il metodo e il merito dell'intervento: «Ritengo che la scelta della Giunta comunale di limitare il traffico su corso Vittorio Emanuele sia un grave errore amministrativo e politico. – sostiene D'Alonzo – Tale decisione, infatti, sul piano della viabilità urbana peserà sulla gestione del traffico cittadino, che oggi è già sofferente nelle ore nevralgiche della giornata. È inutile sottolineare che la scelta di modificare la viabilità è stata una decisione sbagliata che avrà come conseguenza immediata quella di un riversamento consistente del traffico veicolare nelle zone limitrofe della città, con un grave danno per il commercio cittadino, già messo a dura prova dalla crisi economica». Nel frattempo, l'opposizione fa fuoco e fiamme sull'onda della protesta di Confcommercio. Futuro e libertà organizza una fiaccolata da corso Vittorio al Municipio, il Pd promette di occupare la sala consiliare, al coro si unisce Sel e tutto il centrosinistra si prepara a manifestazioni eclatanti. L'obiettivo è scoperto, come ha sottolineato il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio: «Bloccare i lavori prima che i danni diventino irreparabili. - dice - Il 20 marzo, quando il Tar emetterà il verdetto di merito, è lontano e la città non può essere sottoposta a uno stress simile per altri due mesi. L'ostinazione di questa Amministrazione nel voler andare avanti a tutti i costi è degna di miglior causa. Ci abbiamo provato con le buone, a dialogare, insieme a noi ci hanno provato le associazioni di categoria e i singoli cittadini, ma non è servito a nulla. Allora vuol dire che ci proveremo in altro modo, per esempio bloccando l'intera attività del Consiglio comunale». Per il capogruppo di Fli, la protesta istituzionale non basta, serve qualcosa di più forte, appunto la fiaccolata «alla quale - annuncia - invitiamo tutti i cittadini e i commercianti». I quali, parliamo degli iscritti all'Ascom, si accingono a tappezzare i negozi delle vie del centro, da corso Vittorio a quelle laterali, di manifesti a lutto. Ancora sul piano politico, escono allo scoperto Florio Corneli e Giuliano Diodati, due esponenti Pd che negli ultimi anni hanno condiviso poche scelte del gruppo, mentre si ritrovano sulla stessa barricata nella battaglia per corso Vittorio. «L'Amministrazione torni indietro e lasci perdere l'attuale progetto. - affermano - Si abbandoni l'idea della strada alternativa sulle aree di risulta che invece hanno bisogno di una vera riqualificazione. Quelle aree devono diventare la nostra Villa Borghese, capaci cioè di attrarre visitatori e non essere riempita di automobili. Bisogna fare una scelta di fondo tra l'idea di un'area al servizio del territorio, dove chi arriva lascia l'automobile e poi gira per la città, e quella di un'area di vita che richiama utenti e visitatori, con un potere attrattivo autonomo rispetto alla stessa città. L'Amministrazione di centrodestra ha optato per la prima soluzione e vuole andare avanti anche contro l'evidenza. Noi, invece, siamo per una visione diversa in cui l'area stessa costituisca fonte di attrazione per i cittadini e per i turisti».