«Le due opzioni di Comune e Regione per me restano in piedi, mi dovrò dimettere entro il 24 per puntare all’Aquila, ma ad ogni modo sarà il partito ovvero la coalizione a decidere». Così parla Guerino Testa, che a modo suo raccoglie il guanto di sfida lanciato dal sindaco uscente a Pescara. Luigi Albore Mascia si è detto convinto di spuntarla alle primarie del centrodestra, ma all’interno della sua coalizione si continuano a levare voci di dissenso, ultime quelle dell’Udc-Ppe targato Dogali e dell’Udc che invece fa riferimento a Licio Di Biase. E se pure Angelino Alfano ha esortatoTesta a riflettere per una più opportuna sua candidatura alle regionali, il Nuovo Centrodestra a Pescara resta convinto che Guerino saprà unire la coalizione molto di più e meglio di Mascia, anche alla luce delle critiche su quanto fatto o non fatto dal sindaco uscente in questi cinque anni, ai dissensi sulle priorità: quello che dovrebbe essere un cavallo di battaglia per le amministrative, leggi il nuovo teatro-monumento, ha un costo talmente elevato che potrebbe scatenare un effetto boomerang per Mascia. La situazione sarà più chiara lunedì, giorno in cui la coalizione di centrodestra si ritroverà al tavolo politico proprio per discutere di candidature. In stallo anche il centrosinistra. Antonello Ricci ha accettato l’idea delle primarie, previste per il 2 o il 9 marzo, ma non ha ancora sciolto il nodo sulla sua disponibilità a candidarsi sindaco. Sfiderebbe DiPietrantonio e forse Blasioli e Teodoro. Da seguire anche gli sviluppi per le regionali: D’Alfonso aspetta con le dita incrociate il placet di Renzi per la sua corsa a governatore, in alternativa c’è Legnini che però dovrebbe dimettersi subito da sottosegretario. Una riunione martedì dovrà aiutare a fare chiarezza.