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Pescara, 25/11/2024
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Data: 18/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tangenti in Abruzzo - «De Fanis voleva uccidere la moglie». L’ex assessore si confidò, la segretaria-amante lo dice al Pm. Scatta l’indagine a Lanciano

PESCARA Accusato del tentato omicidio della moglie. L'inchiesta sull'ex assessore regionale alla cultura, Luigi De Fanis, non finisce mai di stupire. Dopo il presunto contratto d'amore con la sua segretaria, Lucia Zingariello, che ha fatto il giro d'Italia per quella sorta di scrittura privata tra i due che disciplinava il numero dei rapporti sessuali in cambio di 36 mila euro, per l'esponente politico regionale arriva un'altra sorpresa, non certo piacevole: un fascicolo stralcio spedito alla procura di Lanciano con questa singolare ipotesi di reato a suo carico.
L'origine è sempre la stessa e viene dalle dichiarazioni rese sotto interrogatorio dalla Zingariello. La donna, che di sua iniziativa aveva tirato fuori la questione del contratto d'amore voluto dall'assessore, per rafforzare la sua strategia difensiva di vittima e dunque di estraneità ai fatti che riguardano le presunte tangenti chieste da De Fanis agli imprenditori della cultura, avrebbe anche aggiunto un aspetto inquietante nel corso del suo incontro con il pm Giuseppe Bellelli: «De Fanis mi ha detto che voleva avvelenare la moglie».
L’INDAGINE BIS

Questa, in estrema sintesi, l'affermazione della Zingariello che ha fatto scattare lo stralcio con l'ipotesi di tentato omicidio, trasmesso per competenza a Lanciano. E gli inquirenti hanno talmente preso sul serio quella affermazione della Zingariello, che per ben due volte hanno ascoltato la moglie di De Fanis per verificare questa ipotesi che nulla ha a che fare con l'inchiesta madre di Pescara sulle tangenti e sull'attività dell'assessorato, ma che andava vagliata ugualmente. Affermazioni che peraltro non avrebbero trovato riscontri. Un fascicolo nuovo che non preoccupa più di tanto la difesa dell'esponente politico, per la quale sarebbe una ulteriore conferma della tendenza alla mitomania e all'esagerazione del loro assistito e di quella sorta di gioco che andava avanti da tempo tra De Fanis e la sua segretaria. Frasi probabilmente pronunciate durante i loro incontri clandestini, in momenti particolari: dette forse in modo scherzoso così come in modo scherzoso venne stilato quel foglietto ritrovato dagli uomini della forestale durante una perquisizione, con il quale si formalizzavano i loro rapporti amorosi. Foglietto che peraltro non è mai entrato a far parte del fascicolo del procedimento e del quale le difese non hanno mai avuto contezza.

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