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Data: 19/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Il trasporto pubblico che non c'è - L’istituto alberghiero compra un bus per i suoi studenti. Riporterà a casa i ragazzi della Vibrata non serviti dall’Arpa per evitare che s’iscrivano nella provincia di Ascoli

GIULIANOVA L’istituto di istruzione superiore “Crocetti-Cerulli”, diretto da Leonilde Maloni, ha acquistato un piccolo bus per sopperire alla mancanza di una corsa dell’Arpa che serva i territori da Bellante a Corropoli. Carenza che, di fatto, impedisce a una ventina di studenti la frequentazione delle lezioni pomeridiane. L’autobus Mercedes da 27 posti, comprato grazie anche al contributo di un privato, la ditta Vincenzo Gabella, è stato acquistato alla modica cifra di 4.500 euro anche se, essendo un vecchio mezzo utilizzato in passato da una comunità religiosa, necessita di aggiustamenti. «Contiamo di rimetterlo su strada per fine gennaio», ha dichiarato la vice preside dell’istituto Rosanna Di Berardino. Il problema che hanno posto i genitori degli alunni, sia dell’alberghiero che dell’Ipias, è che, non essendoci una corsa Arpa dopo le 16 che possa riportare a casa gli studenti di Bellante, Poggio Morello, Tortoreto alto, Sant’Omero e Corropoli, questi alunni sono costretti ad organizzarsi diversamente: o sono i genitori a venirli a prendere oppure sono costretti a farsi firmare permessi di uscita anticipata. «Molti ragazzi della zona del Salinello, per esempio», ha continuato la vice preside, «sapendo che quegli orari non sono coperti preferiscono scegliere scuole di Ascoli e questo ci penalizza». Così, appena pronto, l’autobus potrà essere fruibile da questi studenti: il lunedì e mercoledì sarà a disposizione dell’Ipsia, mentre il martedì e giovedì porterà gli alunni dell’alberghiero. «Questo rientra nel nostro programma di “finanza creativa”», ha continuato la Di Berardino. Nel frattempo, ieri si è tenuto l’open day nell’Ipsedoc in via Bompadre. Il Crocetti, inoltre, si sta preparando a partire con il progetto di simulazione d’impresa in collaborazione con la Distilleria del Sapere, il centro culturale sorto, grazie all’imprenditore giuliese Attilio D’Eugenio, dalle rovine dell’ex confettificio e distilleria Orsini. «L’idea dell’impresa simulata», ha dichiarato la preside Leonilde Maloni, «è piaciuta anche all’assessore regionale Paolo Gatti, che si è detto disposto a contribuire al progetto con le risorse del Fondo sociale europeo. È un’iniziativa che partirà non appena le strutture della Distilleria saranno ultimate». «L’impresa simulata», ha continuato Di Berardino, «è un modo per la scuola di operare sul territorio, ma anche per fare cultura, rispettando lo spirito con cui la Distilleria è nata. Al programma di costruzione e gestione dell’impresa (in questo caso ristorativa) parteciperanno le classi quarte, e il ristorante sarà aperto al pubblico».

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