Le tante saracinesche abbassate e le vetrine spente di corso Vittorio Emanuele faranno da triste sfondo ai divertenti spettacoli di clown, giocolieri e mangiafuoco, artisti ingaggiati dall’amministrazione comunale per animare oggi la prima di tre domeniche ecologiche consecutive. I dati dell’Arta confermano che l’aria di Pescara è malata: le polveri sottili restano molto al di sopra dei limiti di legge - in particolare su viale Bovio, via Firenze e via Sacco - e questo spiega lo stop alle auto, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, all’interno del quadrilatero compreso tra corso Vittorio Emanuele, via Muzii, riviera e via Venezia. Sulle strade che delimitano l’area si potrà circolare.
«Educare a ridurre l’uso dell’auto è uno dei principali obiettivi di questa domenica ecologica» ha detto l’assessore Fiorilli. Va in tale direzione la politica di sviluppo dei mezzi pubblici e in particolare del filobus che presto andrà su e giù per corso Vittorio, collegando Pescara a Montesilvano. Proprio sul futuro di corso Vittorio si sono confrontati su Rete8 il vicesindaco Fiorilli, sostenitore del progetto, e il consigliere comunale Dogali (Udc-Ppe) che invano aveva chiesto un periodo di sperimentazione prima di avviare il cantiere. Il timore di una pedonalizzazione ha spinto alla mobilitazione anche la Confcommercio: ricorso al Tar contro la bretella per la viabilità alternativa; manifesti a lutto e vignette con re Vittorio Emanuele in mutande; domani la clamorosa protesta in consiglio comunale. Tra i negozianti del Corso c’è però chi va controcorrente: «Ho visto i benefici delle strade pedonalizzate sul commercio cittadino e spero diventi così anche Corso Vittorio - dicono da Bosone -. Qui temo chiuderanno presto altri negozi, ma la colpa è solo della crisi, ecco perché dico sì al progetto di riqualificazione: quando sarà completato, anche i più scettici si ricrederanno. E comunque auto e bus continueranno a passare».