Il corso Vittorio Emanuele senz’auto non piace alla Confcommercio che oggi pomeriggio promette di invadere l’aula del Consiglio comunale per una pacifica ma colorita manifestazione di protesta. L’associazione presieduta da Ezio Ardizzi e diretta da Walter Recinella non dice no ai lavori di riqualificazione su corso Vittorio, ma teme che l’immagine di un viale deserto, offerta ieri dalla prima delle tre domeniche ecologiche varate dall’amministrazione comunale, rifletta la situazione futura da qui al completamento dei lavori. «E a questa soluzione ci opponiamo con forza - dichiara Recinella, direttore Confcommercio -. Una strada larga venti metri sarà ridotta ad appena 8 metri e questo non lo possiamo accettare, anche perché i primi spazi ad essere cancellati sono quelli dei parcheggi, che per il commercio sono vitali. Auspico perciò di vedere un’aula consiliare gremita di nostri associati invitati a dire no a un progetto che non abbiamo mai condiviso» ha concluso Recinella. I negozianti saranno in aula armati di manifesti a lutto come quelli affissi sulle vetrine e ci sarà la vignetta di Re Vittorio Emanuele che per colpa di questo progetto finisce in mutande.
Un dialogo tra sordi, ammesso che nessuno stia bluffando. L’assessore Berardino Fiorilli ha promosso la prima delle tre domeniche ecologiche organizzata ieri e chiusa in anticipo alle 18 a causa della leggera pioggia. «Sappiamo che occorre fare di più per abbattere l’inquinamento, l’interruzione del blocco alle auto dalle 12 alle 16 è stata concessa per soddisfare le esigenze di pasticcerie, gastronomie e ristoranti» ha ammesso. E alla Confcommercio ribatte così: «Corso Vittorio accoglierà i mezzi pubblici e le auto dei residenti, il resto del traffico sarà dirottato sulla bretella nell’area di risulta: abbiamo studi che dimostrano la bontà di questa soluzione, ma se così non fosse - assicura - correggeremo il progetto, dunque considero quella dei negozianti una protesta strumentale».