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Pescara, 25/11/2024
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Data: 21/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso il voto a Pescara - Testa pensa di sfidare il sindaco alle urne

Guerino Testa potrebbe correre a sindaco anche a costo di sfidare l’uscente Luigi Albore Mascia, che pare avviato ad incassare la candidatura bis. E’ questa l’ipotesi che ieri ha cominciato a circolare a Palazzo di città seminando sorpresa e forse scompiglio nel centrodestra. In serata si è tenuto il primo tavolo della coalizione per discutere di candidature a sindaco, concluso con un rinvio a mercoledì. Serve tempo.
Albore Mascia si sente confortato dalle dichiarazioni di Lorenzo Sospiri secondo il quale «se Luigi è disponibile, e se Testa sarà candidato alle regionali, allora è tutto deciso». Ma Guerino Testa non è altrettanto entusiasta della strada delle regionali che gli è stata indicata giorni fa da Angelino Alfano. La dichiarazione di Berlusconi, portata dal coordinatore regionale di FI Nazario Pagano al tavolo politico di ieri non è bastata a risolvere il dilemma: «Gli uscenti del centrodestra vanno riconfermati, che siano di Forza Italia o di Ncd» è l’indicazione del cavaliere. Se mercoledì la situazione non sarà definita, ovvero se lo scatto in avanti di Testa dovesse trovare conferma, allora nel centrodestra potrebbe aprirsi uno scenario diverso con aspiranti candidati sindaco pronti a rimettersi in pista.
Nel centrosinistra si aspetta il sì di Antonello Ricci e si lavora per un passo indietro di Di Pietrantonio che però il diretto interessato esclude, come ha ribadito a chi l’altro giorno se l’è portato all’Aquila. Anche su questo fronte potrebbero moltiplicarsi gli aspiranti candidati alle primarie - oltre a Ricci si parla di Blasioli e Teodoro (c’è pure chi sussurra l’ipotesi Daniele Toto) -. «Ancora qualche giorno e sapremo» assicurano nel Pd. Si chiama invece fuori dalle “Primarie delle idee” Vincenzo Serraiocco, già lanciato nella corsa a sindaco. «Sono stato invitato dal Pd alle primarie ma ho risposto no grazie - ha detto Serraiocco -. Ho invitato più volte il Pd a condividere il tavolo per la stesura di un programma, senza avere risposte. Se vi fossero nomi come Corneli o Diodati non esiterei a confrontarmi, persone uniche nella vita professionale e anche politica, ma non li vedo, purtroppo».

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