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Pescara, 25/11/2024
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Data: 21/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Domani il candidato del centrodestra. Primo incontro per il sindaco. Acerbo: senza un programma serio non appoggio neanche Mick Jagger

PESCARA Domani, il centrodestra di Pescara potrebbe avere il suo candidato sindaco e bruciare il centrosinistra che, con le primarie, non sarà pronto prima di fine febbraio, inizio marzo. Ieri, Forza Italia, Nuovo centrodestra, Fratelli d’Italia e Udc si sono incontrati nella sede del consiglio regionale in piazza Unione per parlare della candidatura a sindaco per le elezioni del prossimo 25 maggio. Nazario Pagano, presidente regionale di Forza Italia, ha presentato l’uscente Luigi Albore Mascia, appoggiato da Fratelli d’Italia (Roberto Petri e Armando Foschi). L’Udc ha posto il veto su Albore Mascia parlando di «problemi di convivenza» con il sindaco. Il Nuovo centrodestra, presente con la senatrice Federica Chiavaroli, ha chiesto di stringere i tempi: per candidarsi a sindaco, Guerino Testa dovrà prima dimettersi da presidente della Provincia al massimo entro venerdì prossimo. «Ci siamo aggiornati a domani», dice Pagano, «per discutere i criteri per l’individuazione del candidato a sindaco unitario». Potrebbe essere Albore Mascia o Testa – la candidatura pescarese però si gioca anche sullo scacchiere abruzzese – ma senza accordo la via dettata dal consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri è ancora quella delle primarie. Quella di ieri è stata un’altra giornata interlocutoria per il centrosinistra aspettando la prima riunione, organizzata dal circolo Pd Villa del Fuoco, domani alle 18. Cinque i relatori, invitati dal renziano Giacomo Cuzzi, a parlare del futuro della città nell’assemblea Primarie delle idee: il consigliere Pd Antonio Blasioli, il consigliere di Sel Giovanni Di Iacovo, il capogruppo in Comune Moreno Di Pietrantonio, il manager Antonello Ricci e Gianni Teodoro, consigliere provinciale di Fli. «Sono stato invitato anch’io dal Pd ma ho risposto no grazie», rivela il candidato sindaco Vincenzo Serraiocco, «mi sarei aspettato di vedere qualche nome nuovo, soprattutto da giovani e validi rottamatori della prima ora che stimo per il coraggio dimostrato in alcune dichiarazioni e per la voglia di staccarsi dai vecchi potentati del Pd locale. Non credo di poter intavolare una discussione con chi è seduto da troppo tempo sui banchi del consiglio comunale e che non ha mai osato cambiare il modo di fare politica mettendo al primo posto i cittadini. Ma se vi fossero nomi come Corneli o Diodati non esiterei a confrontarmi con il Pd». Più a sinistra, Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione comunista, la vede così: «Senza un programma serio, noi non potremmo appoggiare neanche Mick Jagger dei Rolling Stones. Comunque, saremmo contenti di lavorare a una lista di Italia di sinistra coinvolgendo anche i movimenti ma non abbiamo preclusioni ad accordi con Pd e Movimento 5 Stelle. Finora, non ci sono state riunioni. O, se ci sono state, nessuno ci ha chiamato».

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