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Pescara, 25/11/2024
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Data: 21/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Tangenti in Abruzzo - De Fanis, nel mirino anche la segretaria. La Zingariello consegna l’audio che accuserebbe l’ex assessore. La moglie: «Quel giorno che mi sono sentita male...»

PESCARA Un audio sequestrato in cui Luigi De Fanis confesserebbe di aver tentato di avvelenare la moglie Rosanna Ranieri; un altro in cui sarebbe stato registrato il vomito della signora; e un farmaco che, somministrato in determinate dosi, dopo nausea e vomito può portare all’arresto cardiaco. L’inchiesta di Lanciano, quella bis che ha coinvolto l’ex assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis con l’imprevedibile accusa di tentato omicidio della moglie, si carica degli interrogatori e dei sequestri partiti dalla procura di Pescara, si arricchisce di file audio e di altri inquietanti particolari per rispondere alla domanda: cos’è accaduto in un giorno di febbraio in casa di De Fanis? I magistrati stanno ricostruendo quel presunto tentativo di avvelenamento della moglie e sono al lavoro anche per capire chi sono gli attori sulla scena: se accanto all’ex assessore, attualmente unico iscritto sul registro degli indagati per il tentato omicidio della moglie, ci possa essere anche Lucia Zingariello, la segretaria dell’ex assessore per il momento estranea a questa inchiesta bis. Zingariello: «De Fanis mi ha fatto ascoltare l’audio del vomito della moglie». E’ stata la donna, 34 anni, ex segretaria di De Fanis arrestata ai domiciliari per concussione e poi tornata in libertà, a fornire più di un’indicazione agli investigatori e alla magistratura pescarese, facendo allargare l’inchiesta dalla concussione al tentato omicidio. Durante l’interrogatorio di fronte al pm Giuseppe Bellelli, Zingariello si è sfogata, ha messo a verbale che De Fanis era ossessionato da lei e ha raccontato che l’uomo avrebbe tentato di avvelenare la moglie con un farmaco. «Era senza soldi, aveva uno scoperto in banca...non lo so se 70 mila euro.. Ha tentato di avvelenarla con un farmaco che provoca l’infarto, ma non c’è riuscito», ha detto al pm. Ma la donna ha aggiunto altri particolari. «De Fanis ha fatto un audio registrando il malore, il vomito della moglie. Me l’ha fatto sentire», ha detto innescando l’apertura – come atto dovuto – dell’inchiesta bis a Lanciano per tentato omicidio e la caccia al farmaco che provoca vomito e arresto cardiaco. Nel fascicolo è finito, poi, un altro audio ancora una volta indicato da Zingariello, e di cui sarebbe stata l’autrice proprio la donna, avvezza alle registrazioni. «Sequestrato l’audio confessione di De Fanis». La segretaria avrebbe registrato De Fanis mentre l’uomo avrebbe ammesso di aver tentato di avvelenare la moglie: la donna ha indicato alla Forestale dove cercare l’audio e gli agenti che stanno conducendo le indagini l’hanno trovato e sequestrato. Questi sono altri elementi nelle mani del pm di Lanciano Rosaria Vecchi e degli investigatori che hanno già ascoltato per due volte la moglie di De Fanis, come persona informata dei fatti. Gli inquirenti hanno anche ascoltato la figlia della coppia nella stessa veste e sono al lavoro per vedere se ci sia, anche in quest’episodio, una volontà comune tra De Fanis e Zingariello. Due giorni fa, nella storia che intreccia reati, i capi d’imputazione, con le vicende personali di due famiglie – la relazione sentimentale tra De Fanis e la sua segretaria – era intervenuta proprio la moglie dell’ex assessore. Tirata in ballo dall’inchiesta, Rosanna Ranieri ha scritto una lettera in difesa del marito smentendo l’avvelenamento e facendo notare quello che poi ripetono da giorni i legali di De Fanis, Massimo Cirulli e Domenico Frattura respingendo l’accusa di tentato omicidio. «Io non corro alcun rischio», ha scritto la donna, «visto che convivo con mio marito sotto lo stesso tetto», ricordando quindi che Luigi De Fanis si trova agli arresti domiciliari proprio sotto il tetto coniugale. «Sì ho avuto un malore». Tempo fa, quando l’inchiesta bis correva ancora sottotraccia, Ranieri è stata ascoltata come persona informata dei fatti per due volte. Ha avuto un malore in un dato giorno? Ha vomitato? Ha mangiato pizza e bevuto birra? Sono alcune domande che gli investigatori hanno posto alla signora che ha risposto di sì in entrambi in casi: «Ho avuto un malore e ho vomitato». In un secondo momento è stata la donna a tornare dagli investigatori con le analisi del sangue i cui valori sarebbero risultati in regola ed aver aggiunto di aver bevuto dalla stessa bottiglia del marito. Sono anche questi gli elementi nell’inchiesta bis di Lanciano a cui De Fanis vorrebbe aggiungere la sua voce. L’ex assessore ha depositato una lettera in cui dice di essere a disposizione della procura per essere ascoltato.

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