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Pescara, 25/11/2024
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Data: 22/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
In Consiglio entra Tenaglia. D’Alfonso sale sul camion. L’ex sindaco di Pescara farà campagna su un tre assi battezzato “Regione”

La giunta per le elezioni nomina il sostituto di De Fanis sospeso dall’incarico

PESCARA È come segnare il gol-partita nei minuti di recupero. Raffaele Tenaglia, 63 anni, direttore della clinica urologica della Santissima Annunziata di Chieti, che entrerà in Consiglio regionale a legislatura scaduta al posto del “sospeso” ex assessore alla cultura Luigi De Fanis. Ieri la giunta per le ineleggibilità, le incompatibilità e le immunità del Consiglio regionale ha infatti preso atto del decreto di sospensione dell’ex assessore da consigliere firmato dal presidente del consiglio dei ministri e ha individuato il “sostituto temporaneo”. Tenaglia, che nel 2008 prese 2.580 voti nelle liste del Pdl della circoscrizione di Chieti, resterà in consiglio fino a quando permarranno le condizioni per la sospensione di De Fanis (anche Tenaglia ha qualche problema giudiziario: è indagato per concussione e peculato dalla procura di Chieti, perché avrebbe incassato parcelle delle visite intramoenia senza versare il corrispettivo alla Asl). Sarà il 47° consigliere eletto, ma il suo ingresso in Consiglio non sarà rapido: l’Ufficio di presidenza dovrà verificare la pratica ed è probabile che la cosa porti via uno o due mesi. Intanto in Consiglio si studia la legge elettorale. Quella regionale (appena rivista) ha lo stesso punto debole del “porcellum” censurato dalla Corte costituzionale: anche nel sistema elettorale abruzzese il premio di maggioranza scatta senza che venga indicata una soglia minima. Per Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia e presidente della commissione Statuto, «La legge elettorale ha un probabile ma molto lontano rischio che possa essere impugnata dopo il voto. Io credo però che a differenza del Parlamento noi eleggiamo direttamente il presidente della Regione, e il principio dell’elezione diretta è di rango superiore rispetto al premio di maggioranza. Abbiamo chiesto pareri al ministero e al nostro ufficio legislativo. Se sarà necessario inserire la soglia per mettere al sicuro il voto andremo in aula e la proporremo, cosa che ci è concessa anche in fase di prorogatio perché sarebbe una norma indifferibile e urgente». Ma se è incerta la legge con la quale gli abruzzesi andranno a votare, non mostra incertezze uno dei candidati in pectore del centrosinistra a governatore, Luciano D’Alfonso, che ha annunciato l’avvio della campagna elettorale, al momento per le primarie di coalizione, a bordo di un camion a tre assi che ha battezzato Regione. «Il primo che troverete su strada appartiene a Camillo Addario», scrive D’Alfonso sul suo blog, «molti tuttavia si sono detti disponibili a far muovere Regione sia come autisti sia come fornitori di mezzi», aggiunge anticipando le domande sui costi dell’operazione. Sul camion ci saranno una bici, una macchinetta fotografica, una «quantità sufficiente di quaderni», «una montagna di idee», sottolinea D’Alfonso, «un microfono instancabile e tanta capacità di ascolto e di realizzazione». E poiché al futuro candidato sta a cuore la «ricchezza ambientale» dell’Abruzzo, il camion Regione «compenserà con la piantumazione di alberi le emissioni che genererà nei suoi tragitti».

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