«Comprendiamo le ragioni di Reti ferroviarie italiane, ma dobbiamo attivarci per risolvere il problema dei senza fissa dimora rimasti fuori dalla stazione ferroviaria, in seguito alla chiusura notturna». Lo affermano in coro le associazioni di volontariato operanti nel supporto del centinaio di homeless che di notte, specie d’inverno, trovavano riparo nell’atrio della stazione centrale pescarese mentre da lunedì, non senza resistenze, vengono scortati fuori da polizia ferroviaria e vigilantes nella fascia oraria di chiusura, compresa tra le 23.15 e le 4.45: «Le Ferrovie - osserva don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese - hanno fatto ciò che ritenevano giusto. Del resto, Pescara non è la prima città in cui viene applicata questa misura della quale, peraltro, siamo stati avvisati per tempo. Il problema, al di là dei posti letto, è rappresentato da coloro, soprattutto nuclei di rumeni, che non vogliono spostarsi. Dobbiamo ragionare sul da farsi, ma collaborino anche i senzatetto».
Sulla stessa linea anche gli operatori del centro diurno Train de vie, gestito dall’associazione On the Road, i quali chiamano in causa le istituzioni: «Gli enti locali - esorta Antonello Salvatore, responsabile del centro - dovrebbero fare uno scatto per risolvere la situazione drammatica dei clochard, coniugando sicurezza ed inclusione sociale». Invece la Comunità di Sant’Egidio, confida nell’adozione di primi interventi: «In attesa del dormitorio Caritas - propone Roberta Casalini, responsabile pescarese dell’associazione - nei pressi della stazione si potrebbero installare servizi igienici e strutture d’accoglienza provvisorie». Intanto, giungono le prime reazioni politiche: «Non mi sorprende - commenta Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista - l’atteggiamento delle ex Ferrovie dello Stato, trasformate in un’holding antisociale ormai pronta per la privatizzazione, ma che tale scelta non abbia trovato contrasto da parte delle istituzioni». Comunque una soluzione, viste le tensioni degli ultimi giorni e l’imminente arrivo del gelo, potrebbe arrivare già dal tavolo tecnico convocato dalla Prefettura per stamani, alle 9,30, alla presenza di tutti gli operatori.