E’ tutto molto semplice e non c’è bisogno di pensare a strane macchinazioni: dopo lo scandalo alla Regione Lazio, con il mitico Batman (alias Franco Fiorito) condannato a 3 anni e mezzo per essersi portato a casa un milione e tre di rimborsi spese, i carabinieri hanno spulciato i conti di tutti i consigli regionali. In Abruzzo si sapeva che il lavoro era ormai agli sgoccioli e che presto si sarebbe formalizzata una nuova indagine. Cosa che è avvenuta ieri con l’invio di 25 avvisi di garanzia ad altrettanti consiglieri regionali, con in testa il governatore Gianni Chiodi e il presidente del Consiglio, Nazario Pagano. Intendiamoci, in ballo non ci sono tangenti milionarie, ma (presunte, per ora) creste sulle note spese di missione. Che so, un pranzo per sei fatto passare per due, camere di albergo offerte a collaboratori e sodali vari che non ne avevano diritto, qualche regalino pagato con i soldi della Regione... Tutte cose che gli interessati, torchiati quanto prima da pm e carabinieri, cercheranno di attribuire a legittime “spese di rappresentanza”. Per ora, quindi, calma e gesso: le elezioni sono lontane e nessuno vuole avvelenarle. Non buttiamo tutti in un unico qualunquistico calderone (i politici...) e vediamo posizione per posizione. Comunque vada a finire, sarà l’ennesima occasione per rimarcare che con i quattrini della gente non si scherza più. Mettiamocelo nella zucca.