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Pescara, 25/11/2024
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Data: 24/01/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Carte di credito «allegre» e ospiti fantasma in hotel e a tavola. «Avvisi» individuali per non divulgare le contestazioni a tutti

PESCARA Gli avvisi di garanzia con contestuale invito a comparire davanti ai magistrati della procura di Pescara per l'interrogatorio sono stati individuali: non la lista di tutti gli indagati con le diverse accuse, come spesso avviene, ma avvisi intestati al singolo indagato, in modo tale che ognuno possa conoscere soltanto le accuse che lo riguardano e non anche quelle contestate al collega di giunta o di consiglio.
All'assessore alle attività produttive, Alfredo Castiglione, ad esempio, viene contestato soltanto il peculato per nove distinti episodi, che si sarebbero consumati in un arco di tempo compreso tra il 2009 e il 2012 (un solo episodio), relativo all'utilizzo della carta di credito in altrettanti ristoranti: «l’uso della carta per pagamenti di beni e servizi estranei ai fini istituzionali», così si legge nel capo di imputazione. Nel senso che il pasto sarebbe stato formalmente intestato a lui, ma consumato, secondo quanto sostiene l'accusa, in due o più persone. Queste le accuse che l'assessore ha già respinto e alle quali potrà rispondere diffusamente nel corso dell’interrogatorio davanti ai magistrati che lo hanno già convocato in procura.
Altri indagati avrebbero invece ospitato nella loro stanza di albergo persone estranee alle istituzioni e dunque che non avevano nulla a che fare con la trasferta di lavoro, che la procura ha avuto il buon gusto di non specificare nel capo di imputazione anche per non creare litigi famigliari visto che si tratta di ospiti di sesso femminile e certamente non della consorte del politico di turno: circostanze accertate dai carabinieri che hanno acquisito e controllato i documenti di chi si accompagnava con i diversi assessori e non solo.
Al consigliere regionale Lorenzo Sospiri viene contestato, ad esempio, il reato di truffa in relazione alla missione a Verona del 10 aprile del 2010 con pernottamento al Green Park Hotel di Peschiera del Garda, oltre al pasto consumato nel ristorante Al Bersagliere di Bardolino per un totale di 139 euro e un pasto ad un’area di servizio, Pioppa Ovest, al costo di ben 80 euro: in totale 652 euro di rimborsi chiesti all’amministrazione regionale senza però specificare che per il pernottamento le stanze utilizzate erano state due doppie, e senza dire che erano addirittura in sei a tavola.
All'assessore Carlo Masci vengono contestati otto pasti sulle decine e decine di trasferte fatte soprattutto a Roma. Anche queste accuse respinte immediatamente dall’assessore, pronto a dimostrare la regolarità delle sue spese.
Insomma le cifre non sono certo da capogiro, ma non poteva essere diversamente visto che si parla di pernottamento e pasti nei ristoranti. Si parla di qualche migliaio di euro nel totale dei quattro anni della legislatura presi in considerazione.

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