Subito una selezione per 350 nuovi operatori di esercizio (autisti, macchinisti, meccanici, ecc), ricollocazione del personale, riduzione del 15% del numero dei dirigenti, risparmio di circa 100mila euro annui sui superminimi, reinternalizzazione delle attività di manutenzione e ristrutturazione della rete di superficie: se gli impegni presi verranno rispettati, quella di ieri potrebbe essere una giornata determinante per il trasporto pubblico capitolino. Nonché la prima importante vittoria degli autisti e del personale operativo di Atac. La municipalizzata, infatti attraverso il proprio ad Danilo Broggi, ha firmato con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl un verbale di accordo dove in pratica recepisce le principali istanze portate avanti in questi mesi dalle parti sociali. Una vittoria, a quanto si percepisce dal testo dell’accordo, che va in parte ricondotta alle proteste di piazza portate avanti nelle settimane scorse degli autisti i quali, in maniera del tutto autonoma, solo lunedì hanno sfilato in massa in via dei Fori Imperiali, sotto la guida della "pasionaria" Micaela Quintavalle.
Il successo principale riguarda l’avviamento di «una selezione per la costituzione di un bacino di 350 operatori di esercizio con contratto a tempo determinato». Nella scelta del nuovo personale «sarà considerato requisito preferenziale aver già svolto servizio sulle linee Atac»: in questo modo, potranno facilmente rientrare gran parte dei 115 lavoratori interinali che da ben 4 anni svolgono servizio stagionale fra giugno e settembre, permettendo così all’azienda di svolgere un minimo di turnazione per le ferie estive. Per chi è già assunto, invece, avverrà una «riqualificazione del personale», ovvero una ricollocazione da aree "affollate" a posizioni carenti: dal mese di ottobre, secondo quanto dichiara Atac, sarebbero già stati ricollocati 65 addetti, «rispetto ai 22 del biennio precedente». Previste azioni a tutela della sicurezza del personale, attraverso «un miglior livello di presidio e tempi di intervento più celeri», grazie a «una specifica intesa raggiunta con le forze dell’ordine».In vista anche forti azioni di tagli agli sprechi. «Nel corso del 2014 – si legge nell’accordo – verrà perseguita una ulteriore riduzione del numero dei dirigenti pari almeno al 15%».
Meno dirigenti, con compensi inferiori, vista la «progressiva eliminazione dei superminimi che hanno interessato al momento 40 risorse», per una «riduzione dei costi quantificabile in circa 100mila euro». Nell’accordo c’è anche spazio per far sì che i lavori di manutenzione di Ogr, Atac Patrimonio e Caf torni presto in house «attraverso un confronto finalizzato alla riorganizzazione del settore». «Contenti di aver contribuito in maniera determinante a questo accordo – afferma Micaela Quintavalle, presidente della neo nata CambiaMenti – Non ci interessa chi ha firmato e chi firmerà: se i patti verranno mantenuti, saremo i primi a festeggiare». Grazie a questo accordo, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno rinviato lo sciopero previsto oggi: unici a rimanere sulle loro posizione i vertici Usb: rischio disagi su Metro A e bus periferici.