PESCARA Arrivano i russi, anzi, tornano. Dopo un quarto di secolo, l'aeroporto ha di nuovo un volo diretto Pescara-Mosca. Si comincia con un pacchetto di 12 rotazioni ovvero 24 charter, con frequenza settimanale (partenze al sabato), ciascuno dei quali trasporterà 180 persone per un totale di 3mila russi che scopriranno o riscopriranno la nostra regione; debutto il 14 giugno, chiusura il 13 settembre. Nella seconda metà degli Ottanta, per un quinquennio, la città adriatica fu collegata sei mesi l'anno con la capitale sovietica attraverso la compagnia di Stato Aeroflot. Poi, col crollo del Muro di Berlino e l'apertura dei mercati, paradossalmente Pescara, e l'Abruzzo, persero...il volo. Lo scalo ha conosciuto nel 2013 il primo segno negativo dopo dodici anni di crescita ininterrotta, un -2,7% che in termini numerici vuol dire passare da 563mila a 548mila passeggeri. Un calo dovuto non tanto alle strategie sbagliate quanto ad alcuni fattori contingenti (stop dei voli con Sharm El Sheikh per la crisi in Egitto e con Tirana per il fallimento della compagnia Bel Air). Ma un rilancio serviva, eccome, e la Saga ha lavorato un paio di anni per centrare l'obiettivo. Si torna a volare in Russia grazie all'accordo con il tour operator Intourist, lo stesso partner che un tempo lavorava per Aeroflot, che fa parte del Gruppo inglese Thomas Cook, rappresentato ieri dal direttore commerciale Ismail Bolukbashi. Il presidente della Saga Lucio Laureti ha snocciolato alcune cifre, premettendo che «abbiamo tenuto botta rispetto agli altri scali italiani con traffico passeggeri inferiore al milione l'anno, pur in una congiuntura durissima. Con questa operazione puntiamo a decollare nuovamente anche perché il Governo ha inserito il nostro scalo tra i 26 più importanti, a parte gli undici strategici». Subito dopo, Laureti ha lustrato un po' le medaglie, ricordando a tutti «l'importanza di avere un'aeroporto strategico come quello di Pescara che movimenta 108 milioni di euro l'anno, il 10% del Pil regionale». I collegamenti consolidati con l'estero, inoltre, «ci stanno dando risultati confortanti sull'incoming, che è poi lo scopo principale di uno scalo come questo, tant'è che ogni passeggero che arriva in Abruzzo si ferma almeno per sette pernottamenti». Una "cartolina" che Laureti ha spedito alle istituzioni, Regione in primis (ieri rappresentata dall'assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio), per avere i conquibus necessari a incrementare i numeri del traffico passeggeri. Tenuto conto che il Piano marketing 2013 (5,5 milioni) sarà anche l'ultimo, la Regione dovrà ingegnarsi per trovare nuove risorse e la Società di gestione a sua volta deve allargare la platea dei partner privati. Uno dei quali, Cna, saluta con entusiasmo il volo Pescara-Mosca: «Una grande opportunità - afferma il presidente regionale Italo Lupo - non solo per i turisti che verranno qui, ma anche per gli operatori abruzzesi ai quali si apre la porta di un mercato dalle straordinarie potenzialità». In attesa dei turisti russi, sono già arrivati i capitalisti russi del nuovo corso. Quelli che hanno lanciato la campagna-acquisti di ville in collina, stabilimenti balneari e attività economiche. Ad aprile l’educational «Russia day» dovrà convincere i loro connazionali a guardare con favore all’Abruzzo. Business o vacanza, non importa.