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Pescara, 25/11/2024
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Data: 24/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Riga: Cialente arrogante e irriconoscente. L’ex vice indagato per corruzione contro il primo cittadino: si assuma finalmente le responsabilità. Matteoli: scordatevi i soldi dalla Svizzera

L’AQUILA Dall’ex vicesindaco Roberto Riga riceviamo: «Resto stupito ed amareggiato dall’intervista rilasciata dal sindaco Massimo Cialente sul quotidiano la Repubblica di ieri. La cosa che più mi addolora è quella di essere stato un collaboratore di un sindaco che ama scaricare la responsabilità sugli altri senza neanche aver accertato se essi hanno commesso errori o sbagli. Comunque quello che onestamente mi ha lasciato basito ed amareggiato riguarda il contenuto delle domande poste dal giornalista e nello specifico la circostanza del mio status di “arrestato”, riferito per ben due volte. Ebbene, in tali occasioni il sindaco Cialente non chiarisce assolutamente che il sottoscritto è stato raggiunto da un’ informazione di garanzia, istituto a tutela dell’indagato, ma con saccenza, arroganza e irriconoscenza precisa il mio stato d’animo riferendo cose non precise e vere. A tale scopo, onde fugare ogni dubbio sul mio conto, vorrei precisare che l’accusa levata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila è a tutt’oggi confinata nell’alveo delle indagini preliminari, talché lo scorso 13 gennaio sono stato convocato dal sostituto procuratore della Repubblica, dottor Mancini per rendere interrogatorio, in qualità di persona sottoposta a indagini e non come imputato. Per dovere di cronaca, circostanza spesso trascurata proprio dagli “addetti ai lavori” e per mero spirito collaborativo vorrei evidenziare che lo scrivente non è mai stato sottoposto ad alcun tipo di misura di custodia cautelare, come appunto erroneamente viene riportato più volte nella predetta intervista rilasciata dal sindaco Cialente. Senza lasciarsi permeare dal “vizio” del pregiudizio e della condanna anticipata, frequente in chi usa molto il verbo “arrestare”, soltanto come esercizio semantico e lessicale, piuttosto che esercitazione di vita attiva, vi potrei comunicare alcuni passaggi dell’inchiesta in cui gli stessi personaggi chiave riferiscono di vicende nelle quali sono estraneo. Tuttavia temo che tale opera ricostruttiva possa non interessarvi in quanto indirizzata alla sola ricerca della verità, mentre presumo sia più semplice individuare personaggi “sporchi, brutti e cattivi” sui quali concentrare tutta l’attenzione mediatica a discapito di una reale e puntuale ricostruzione dei fatti. Infine, ricordo a Cialente, con la serenità e la chiarezza che mi ha sempre distinto, che è il momento che inizi ad assumersi le vere responsabilità di un sindaco e pensi con entusiasmo al futuro della città per garantire prospettive alle giovani generazioni e sicurezza agli anziani. Mi rallegro infine, per l’ingresso in giunta del dottor Trifuoggi, già procuratore della Repubblica dell’Aquila».

Matteoli: scordatevi i soldi dalla Svizzera

L’ex ministro in città per ricompattare il centrodestra: il primo cittadino difenda la sua città e non si renda ridicolo

Il prefetto: la presenza di Trifuoggi in giunta darà ulteriore lustro al capoluogo

«L’ingresso di un magistrato nella giunta municipale di un capoluogo di Regione non potrà che dare lustro ulteriore alla città, tuttavia il dialogo con l’amministrazione comunale e le forze di Polizia sul tema delle infiltrazioni mafiose esiste già, nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’organo deputato per legge alla trattazione di problematiche afferenti la sicurezza dei cittadini». Sono le parole del prefetto dell’Aquila Francesco Alecci (nella foto) sollecitato dall’emittente Tvuno a commentare l’ingresso nella giunta Cialente dell’ex procuratore dell’Aquila e Pescara Nicola Trifuoggi. Alecci ha anche ribadito la massima attenzione da parte delle forze dell’ordine su tutto quanto concerne la ricostruzione della città.
L’AQUILA «Il parlamento deve prendere un impegno con L’Aquila, visto che il governo non adotta iniziative forti. Noi parlamentari dobbiamo far approvare qualche emendamento che possa consentire la ricostruzione totale della città». Lo ha detto il senatore di Forza Italia Altero Matteoli, parlando, a margine di un incontro politico, della questione della ricostruzione della città e del territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009. Per Matteoli, la proposta sulla “intercettazione” di un miliardo di euro dal rientro dei capitali dalla Svizzera «è assolutamente impraticabile». In riferimento alla crisi al Comune dell’Aquila innescate dall’inchiesta sulle presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione che ha coinvolto per la prima volta l’amministrazione locale e alle dimissioni, poi ritirate, dal sindaco Massimo Cialente, il parlamentare ha spiegato di comprendere «lo stato d’animo di un sindaco che ha vissuto la tragedia del terremoto. Io ho conosciuto Cialente in quelle giornate, mi rendo conto che si sente tradito perché qualcuno dei suoi viene coinvolto in certe vicende, ma lui è stato eletto dagli aquilani, deve difendere la città e i suoi cittadini a prescindere dalle tessere di partito. Alla città non fa bene questo continuo dimettersi e ritirare le dimissioni, sotto certi aspetti rischia di rendersi ridicolo e non lo merita, per la persona e perché gli aquilani lo hanno eletto», ha detto ancora Matteoli aggiungendo: «Continui a fare il sindaco, lo faccia nell’interesse della città. Chieda al governo di mantenere gli impegni presi», ha concluso, «e al parlamento di trovare le risorse per completare la ricostruzione dell’Aquila». Parlando delle prossime elezioni regionali Matteoli ha detto: «Chiodi è un ottimo candidato del centrodestra, è l’uscente, ha avuto la sfortuna che a pochi mesi dalla sua elezione c’è stato il terremoto dell’Aquila, ma ha fatto molto bene. La sua candidatura serve a ricompattare il centrodestra che si è recentemente scisso», ha continuato. «Non credo che ci sia qualcuno del Ncd che vuole votare a sinistra visto che la separazione c’è stata per un fatto politico serio legato all’appoggio al governo, ma in tutte le dichiarazioni gli esponenti del nuovo centrodestra confermano che fanno parte della coalizione. Mi sono chiesto di come il Pd possa accettare questa condizione, nella prima repubblica non sarebbero successe queste cose», ha concluso. «Nella politica moderna c’è molta fantasia». Con Matteoli, durante la conferenza stampa in Comune, c’erano l’assessore regionale Gianfranco Giuliante, i consiglieri comunali Vito Colonna e Luigi D’Eramo (La Destra) e l’ex presidente del consiglio comunale Stefano Vittorini. L’incontro di ieri aveva l’obiettivo di «spostare l’asse del dibattito dal ritorno di Cialente alle proposte per L’Aquila. Il nodo è: trovare risorse che blindino la ricostruzione della città e del suo cratere sismico», è stato detto.

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