PARIGI Ci può ancora essere Air France nel futuro di Alitalia: le condizioni poste dal gruppo franco olandese per rafforzare la presenza nel capitale della compagnia italiana «sono ancora sul tavolo». Lo ha ben spiegato l’ad di Air France-Klm, Alexandre de Juniac, in una conferenza stampa a Parigi in cui ha ricordato che i paletti posti dai franco-olandesi, ovvero «ristrutturazione del debito, ristrutturazione industriale e controllo» sono ancora valide. «Queste condizioni non sono state soddisfatte» al momento dell’aumento di capitale a fine 2013 e per questo Air France è rimasta fuori, cedendo il passo all’araba Etihad. «Ma se Alitalia decidesse di soddisfarle», ha aggiunto il presidente del gruppo, «noi siamo sempre pronti» a riaprire il dossier. Per De Juniac l’aumento di capitale che Air France ha rifiutato di sottoscrivere (è scesa al 7,08 per cento) «era un’occasione per consolidare». «Restiamo un partner leale», ha aggiunto, elencando i vari progetti di collaborazione, partnership e sinergie tra le due compagnie, che «convengono ancora più a Alitalia che a Air France. Sull’arrivo di Etihad, De Juniac ha precisato che i franco-olandesi «non partecipano in nessun modo alle trattative». Ha però escluso che l’ingresso della compagnia degli Emirati possa avvenire in «modo ostile» a Air France. «Questo perché», ha spiegato De Juniac, «abbiamo forti partnership e sinergie con Alitalia, e se fossero cancellate l’effetto sarebbe molto negativo per la compagnia italiana. E quindi anche per un possibile nuovo partner».
LE PROSPETTIVE
«Se Air France è interessata ad Alitalia, tiri fuori i soldi e faccia vedere il piano industriale» ha commentato a caldo il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine di un convegno dell'Anas. «Siamo assolutamente contenti che a distanza di mesi Air France dica che è interessata ad Alitalia», ha aggiunto il ministro: «Il governo guarda con attenzione a tutte le offerte che rilanciano l’azienda e l'Italia come scalo strategico. Vedremo se Etihad tradurrà la sua manifestazione di interesse in un piano industriale». Di piani industriali De Juniac ha parlato a Parigi soltanto per Air France-Klm, con il gruppo che uscirà l’anno prossimo dalla radicale ristrutturazione del triennale «Transform 2015». De Juniac ha sottolineato la persistente fragilità del settore aereo e la necessità di realizzare «piani di miglioramento della qualità».