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Pescara, 25/11/2024
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Data: 25/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
C’è Trifuoggi, è pace fatta fra L’Aquila e i paesi. L’ex magistrato vero protagonista della giornata di ieri, Cialente “defilato” Tre ore di faccia a faccia anche con categorie, sindacati e ordini professionali

L’AQUILA I primi incontri nel territorio del neo-vicesindaco e assessore alla Trasparenza, Nicola Trifuoggi, sono stati con i sindaci coordinatori delle aree omogenee. Un inizio significativo di questa “fase due” dell’amministrazione comunale avviata dopo il ritiro delle dimissioni del sindaco, Massimo Cialente. L’ex procuratore è voluto partire dal comprensorio colpito dal sisma, quella faccia della ricostruzione con cui L’Aquila in questi anni ha, forse, dialogato poco. L’incontro è avvenuto a Fossa, sede dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni, in cui Trifuoggi, affiancato dal sindaco Cialente, si è seduto al tavolo con il coordinatore dei sindaci delle aree omogenee, Emilio Nusca, con gli otto referenti delle aree omogenee e con il dirigente dell’Usrc, Paolo Esposito. Nusca ha messo sul tavolo prima di tutto un aspetto: il rapporto tra città e comuni deve cambiare passo e volgere «alla collaborazione». Anche se, ha rimarcato «è evidente che si tratta di realtà diverse che hanno avviato metodi diversi di gestione della ricostruzione». La promessa è, intanto, che con il vicesindaco Trifuoggi ci saranno altri incontri a stretto giro. Nusca ha ricordato a Trifuoggi che il cavallo di battaglia della ricostruzione dei comuni sarà la “scheda parametrica territoriale”, che sarà adottata dal 29 gennaio e aiuterà nella gestione delle aree omogenee, grazie a procedure più snelle. Il coordinatore Nusca non ha perso l’occasione per far notare al vicesindaco che qualche differenza tra la «litigiosa» L’Aquila e i comuni del cratere esiste: «Noi sindaci del cratere c’incontriamo anche due volte a settimana nel tavolo di coordinamento per discutere dei problemi e cercare di risolverli. I Comuni stanno, inoltre, via via adottando i piani di ricostruzione, mentre L’Aquila lo ha a lungo osteggiato». Ma il coordinatore delle aree omogenee ha anche descritto a Trifuoggi l’incontro avuto a Roma con il ministro della Coesione territoriale, Carlo Trigilia. E, finalmente, Cialente ieri ha potuto chiarire la questione dei fondi per la ricostruzione del cratere sismico che si era ipotizzato di spostare sull’Aquila: «E’ stato il ministero ad avere quell’idea, non il Comune». Altro nodo messo sul piatto di fronte a Trifuoggi, è stato quello dei progetti di sviluppo, finanziati con il 5% dei fondi destinati alla ricostruzione: la convenzione tra Invitalia e Mef, che dovrebbe rendere attuativi tali progetti, è ancora in alto mare. SINDACATI E ORDINI. E dopo le due ore di riunione con i coordinatori delle aree omogenee, Trifuoggi ha incontrato i rappresentanti dei sindacati, dell’impresa, dell’agricoltura, le associazioni di categoria e i professionisti. Un incontro di oltre tre ore in cui i vari rappresentanti hanno espresso la necessità di mantenere la continuità amministrativa della città, rafforzata dalla presenza dell’ex procuratore «baluardo di trasparenza e d’aiuto per ripristinare l’immagine in questi giorni compromessa dell’Aquila”» ha spiegato il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti. Tante le questioni sul tavolo: dalla legalità negli appalti ai fondi della ricostruzione, fino alle risorse per le attività produttive. Intanto nelle prossime settimane sarà messo a punto un documento, che trarrà ispirazione anche dal documento Ocse, che definirà le priorità , mentre diventerà un appuntamento fisso il tavolo di confronto tra amministrazione e associazioni di categoria.

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