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Pescara, 25/11/2024
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Data: 25/01/2014
Testata giornalistica: La Repubblica
Congresso Sel, Renzi non c'è. Ironie e contestazioni a Bonaccini. Che apre sulle soglie dei piccoli partiti (Sondaggio filtabruzzo - Accordo sulla Legge Elettorale: Cosa non ti convince?)

Il segretario Pd diserta le assise di Sinistra e Libertà e in sua rappresentanza manda il componente della segreteria. Che dice: "Discutiamo sullo sbarramento". Dalla platea interruzioni e qualche grido: "Buffone"

RICCIONE - Matteo Renzi non c'è. Al suo posto (Vendola si dice 'dispiaciuto' per l'assenza) al congresso di Sel al congresso di Sel arriva l'esponente della segreteria Stefano Bonaccini. Per il quale non è stato facilissimo gestire il rapporto coi militanti di Sinistra e Libertà. Quando è salito sul palco dalla platea si è levato il grido ironico dei delegati più giovani: "Bonaccini chi?". E lui ha risposto scherzosamente: "Non mi dimetto, non vi preoccupate".

Ma il momento più difficile arriva durante il discorso. Il brusio di disapprovazione cresce e interrompe a più riprese il suo discorso. Anche quando Bonaccini ha ricordato i danni e le vittime del maltempo in Emilia qualcuno in platea gli ha gridato: "buffone". Sul tema più delicato, poi, quello delle riforme e della legge elettorale, è stato di nuovo interrotto sulla frase "le regole devono essere scritte assieme".

"Insieme a chi? a Berlusconi?", gli è stato rimproverato dalla platea, tanto che il leader Vendola è dovuto intervenire per richiamare i suoi delegati a un comportamento più rispettoso: "Pur nel dissenso che abbiamo in questo momento verso il leader del Pd dobbiamo ascoltare con rispetto. Non è possibile che voi mi applaudiate quando critico il plebeismo e il primitivismo e poi facciate queste cose".

Sul piano politico l'esponente renziano apre però più di uno spiraglio sull'abbassamento delle soglie di sbarramento per i piccoli partiti. "Non abbiamo preclusioni a modifiche a larga maggioranza, che riguardino anche la soglia di sbarramento".

Vendola "dispiaciuto". "Mi è dispiaciuto non vedere Matteo Renzi qui a Riccione". Così Nichi Vendola, secondo il quale il dialogo "è più importante quando ci sono divergenze di opinione". E sul futuro dei rapporti col Pd il governatore pugliese dice che "L'alleanza con i democratici non è scritta nelle tavole della legge ma deve essere figlia della volontà del cambiamento. La realtà è che il Pd è legato ad esperienze di governo catastrofiche".

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