PESCARA Giandonato Morra, assessore ai Trasporti, in politica sempre a destra (area Alemanno) nei vali simboli di quella galassia (An, poi Pdl, poi Destra di Storace oggi Fratelli d’Italia-An) è l’unico assessore regionale in carica a non essere indagato nell’inchiesta sui rimborsi (non c’è neanche Daniela Stati ma lei oggi non è più assessore). Assessore Morra, come ha fatti a restare fuori? «Semplice, nel 2009 quando mi sono insediato in assessorato ho ritenuto di non ritirare la carta di credito, perché non mi sembrava necessaria all’espletamento delle mie funzioni». E come faceva con le spese che comunque doveva affrontare? «Non ho mai chiesto rimborsi. Ma non è niente di eccezionale, ho fatto solo quello che ritenevo opportuno visti i tempi. Ma è un fatto mio, non dico che debba essere una regola». Non crede che un politico debba avere un profilo di maggiore sobrietà? «Se si hanno dei ruoli non c’è niente di male a chiedere rimborsi. Chi l’ha fatto regolarmente non è censurabile». Che cosa pensa di questa inchiesta? «Non conosco le carte, le voglio studiare. Per quello che ho letto, credo che in alcuni casi i rilievi che sono stati mossi si potevano risolvere in altro modo: se c’è una contestazione sulla classe di un albergo si può intervenire per via amministrativa e chiedere indietro la la differenza». Lo stesso vale per i pranzi? «Qui bisogna riportare la politica al suo giusto ruolo. Se io vado a Roma al ministero per lavoro non è che ho tempo di andare a mangiare dal Bolognese, mangio un tramezzino e la cosa finisce lì. Ma ripeto, è solo un mio modo di essere, ho adottato un comportamento di basso profilo, voglio stare tranquillo, i tempi sono cambiati e bisogna dare l’esempio. Io per esempio non ho mai fatto un comunicato stampa, se un giornalista mi chiama rispondo, altrimenti faccio il mio lavoro e basta». Si ricandiderà? «Sicuramente, perché non dovrei?» Con Fratelli d’Italia? «Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. Entro il 22-23 febbraio facciamo le primarie sul presidente nazionale e sul simbolo, saremo gli unici a farle.