L’ex premier Berlusconi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’avezzanese Gianni Letta, avevano un piano per risolvere il problema della ferrovia Pescara-Roma. Lo ha svelato il presidente della Provincia Antonio Del Corvo nel corso del summit dell’altra sera al quale hanno partecipato i sindaci della Marsica e le associazioni di categoria dell’Aquila e di Pescara volto a scongiurare, con un ricorso al Tar (che è stato già deliberato, è notizia di ieri sera), i recenti aumenti dei pedaggi dell’autostrada. Del Corvo ha lasciato di stucco l’assemblea invitando i presenti e riesumare quel protocollo «che c’è ed è ancora valido e che era stato sottoscritto anche dall’Ad di Trenitalia, Moretti», ha detto del Corvo e che prevedeva una mega stazione nella Marsica, a Carsoli, dove concentrare tutti i trasporti per Roma e da Roma. Una concomitanza di bus e treno a venti chilometri da Guidonia da dove partirà, a giorni, il doppio binario. In pratica la ferrovia resterebbe tale da Pescara a Carsoli e dal momento che ormai da Guidonia il binario sta per raddoppiare e da Carsoli a Guidonia il tragitto è brevissimo (da coprire in una decina di minuti) raggiungendo Carsoli in mezz’ora si entrerebbe dentro Roma, tenendo presente che col doppio binario si otterrebbe una specie di velocissima metropolitana di superficie. Si risolverebbe in tal modo la difficoltà economica che incontrano i pendolari che utilizzano l’autostrada e gli inconvenienti che si incontrano sulla ferrovia. E sul problema ferrovia ora si scatena un’altra violenta polemica. Quella tra Trenitalia ed Enel. La prima scarica sulla seconda il problema dell’approvvigionamento energetico che blocca per dodici giorni il collegamento fino a Tivoli (un fulmine ha distrutto i macchinari che distribuiscono l’elettricità per riparare i quali occorrerà attendere l’arrivo di un pezzo dall’estero). Almeno dodici giorni di stop: lo comunica ufficialmente l’addetto stampa di Trenitalia. I giorni temuti erano trenta ora ridimensionati a dodici ieri ai quali vanno aggiunti però i tre già trascorsi dal fulmine che domenica scorsa bloccò l’elettricità e «ulteriori imprevisti» futuri in quanto Enel ha a disposizione una sola linea che rifornisce la Pescara-Roma. Trenitalia ribadisce che il servizio sarà effettuato dalle locomotive a gasolio che però possono trainare un limitato numero di vetture e dunque viene assicurato il settanta per cento dei collegamenti. Ma questa volta la società che gestisce la ferrovia «non ha colpe e non ha nessuna intenzione di recedere dal servizio» come spiega l’addetto stampa di Trenitalia Giuseppe Angelini.