Mancano poco meno di quattro mesi alle elezioni amministrative e a Pescara il panorama politico è quanto mai incerto. La giornata di venerdì, segnata dalle dimissioni del presidente della Provincia Guerino Testa e dalle non dimissioni del sindaco Luigi Albore Mascia, in realtà non ha dissipato alcun dubbio su chi saranno i prossimi candidati sindaco. L’unica cosa certa è che nell’area del centrodestra Mascia è pronto a ripresentarsi, mentre nel centrosinistra il capogruppo Pd Moreno Di Pietrantonio ha da tempo fatto sapere, anche con manifesti 6x3, che non rinuncerà al suo sogno di diventare primo cittadino di Pescara.
IL CENTRODESTRA
Dopo il ripensamento sulle dimissioni, per nulla scontato, del sindaco Luigi Albore Mascia che restando al suo posto ha rinunciato a tenersi una porta aperta per la Regione (avrebbe dovuto lasciare entro venerdì), è tempo di riflessioni. È scontato parlare di un Mascia bis? «Forza Italia vuole riproporre Luigi - spiega Lorenzo Sospiri, capogruppo regionale FI -, ma se non si trova la quadra con tutti gli altri partiti della coalizione, siamo pronti a scegliere il candidato tramite le primarie. Domani alle 14 si terrà una riunione di coalizione e speriamo di trovare un punto d'incontro, anche perché solo se ci presentassimo divisi perderemmo le elezioni. In caso contrario, il centrodestra vincerà». Intanto oggi a Teramo arrivano Alfano e Quagliariello per dare il via alla campagna elettorale di Ncd per le regionali e l’occasione sarà utile per un chiarimento anche per il caso-Pescara. L’indicazione nazionale è di riconfermare gli uscenti, ma si chiede di convergere su un nome che unisca e, soprattutto, che vinca. Sospiri esclude che Rimborsopoli possa dare a Testa chances di una candidatura a governatore: «Sono certo di no» dice, aggiungendo però che Guerino resta un possibile candidato sindaco. «Posso solo dire che in caso di primarie a sindaco di Pescara io non mi presenterò - precisa Sospiri -, ma non a causa dell’inchiesta, dato che sono certo che le carte chiariranno tutto». Alle primarie a Pescara, oltre a Mascia e a Testa, potrebbe correre anche il vicesindaco Berardino Fiorilli, se non lo stesso Carlo Masci di Pescara futura. «Mi auguro si trovi un nome che unisca tutta la coalizione - dichiara infine l’assessore Marcello Antonelli -. L’importante è che prevalga l'interesse della città e non l’aspirazione dei singoli».
IL CENTROSINISTRA
Anche sul fronte opposto la situazione è quanto mai fluida. In attesa che il manager Antonello Ricci sciolga il riserbo, come pure Antonio Blasioli, il più votato nel Pd l’ultima volta, restano in corsa i nomi di Gianni Teodoro e Moreno Di Pietrantonio. Altri potrebbero aggiungersi alla lista. Di Pietrantonio si dice certo che «il centrosinistra vincerà, perché presenterà un programma in grado di colmare il vuoto di idee che ha contraddistinto il centrodestra, specie su temi quali l’edilizia e il commercio».
Tutti pronti per le primarie, dunque, anche se ad oggi non si conoscono nè la data (compresa fra il 29 febbraio e il 9 marzo), né il regolamento. «A giorni definiremo tutti i particolari - assicura il segretario Stefano Casciano -. Vogliamo fare le cose nel modo migliore, con una coalizione larga e inclusiva. Le primarie non sono lo strumento per decidere chi occuperà quale poltrona, come credono nel centrodestra, ma una festa di democrazia».