PESCARA Tre giorni dopo i peana per il collegamento diretto Pescara-Mosca, ecco i lamenti sul futuro dell'aeroporto. In particolare sul taglio dei voli notturni previsto nel Piano dell'Enav (Ente nazionale assistenza al volo), qualcosa come otto ore di attività in meno, dalle 22 alle 6. Non a caso sull'argomento si svolge oggi (ore 16) un Consiglio comunale straordinario chiesto due mesi fa dall'Udc. La preoccupazione nella politica locale è palpabile, né sono servite a placarla le rassicurazioni, giunte pochi giorni fa, del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha confermato l'inserimento dello scalo pescarese tra i 26 di interesse nazionali e, di conseguenza, nel novero di quelli che non rischiano la chiusura. Sul tavolo vi sono molti nodi ancora da sciogliere, di questi e delle proposte per scongiurare lo stop deve discutere l'assise civica pescarese. L'Udc aveva invitato lo stesso ministro Lupi a intervenire proprio per sgombrare il campo da possibili equivoci, ma Lupi non ci sarà. L'obiettivo principale è sventare il Piano dell'Enav che, fra l'altro, fa parte del pacchetto di enti pubblici destinato a essere privatizzato. Un'operazione che, anziché far decadere il Piano dei tagli dei voli notturni, ne accelererebbe l'iter. Per i centristi, «il rischio rimane alto, tenuto conto che da settembre l'aeroporto si è visto cancellare i voli postali».