TERAMO «Appena sono arrivato la prima domanda che mi hanno fatto è: cosa ne pensa di Chiodi? Io ho risposto che è una persona per bene, che non si è mai messo una lira in tasca, che ha lavorato bene alla Regione Abruzzo ed è per questo che lo sosteniamo». Inizia così del discorso di Angelino Alfano dal palco si una sala convegni del Parco della Scienza a Teramo gremita forse anche oltre le aspettative degli organizzatori. E’ da qui che parte la campagna elettorale del Nuovo centrodestra, solennizzata dalla presenza del segretario nazionale e del ministro Gaetano Quagliariello. In prima fila, gentile ospite, c’è il presidente della Regione Gianni Chiodi, che non prende la parola, ma al quale si rivolgono tutti quelli che si alternano sul palco. E seduto in prima fila, insieme ai dirigenti e agli amministratori del partito – dalla coordinatrice regionale Federica Chiavaroli a Filippo Piccone, dal “padrone di casa” Paolo Tancredi al sindaco di Chieti Umberto Di Primio, da Lanfranco Venturoni al presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra e al presidente della Provincia dell’Aquila Antonio del Corvo – c’è anche il presidente dimissionario della provincia di Pescara Guerino Testa, che ascolta con un’attenzione particolare. E’ di lui, infatti, che subito dopo parla Alfano. «Poi mi hanno chiesto», riprende il vicepremier, «chi sarà il vostro candidato sindaco a Pescara? Vedi Gianni, sono un po’ imbarazzato perché tu sei di Forza Italia, ma io ho risposto che sarà Testa, perché è lui il più forte, perché con Testa possiamo vincere». Non aveva bisogno, Alfano, di dare maggiore enfasi alla sua affermazione perché qualche minuto prima ci aveva pensato Quagliariello ad essere più esplicito. Rivolgendosi a sua volta al presidente della Regione il ministro aveva detto: «Dico a Chiodi che i capisaldi del Nuovo centrodestra in Abruzzo sono Piccone e Tancredi, sono loro le garanzie più ampie del nostro impegno verso di te, della nostra lealtà. Però vogliamo da te la stessa lealtà: che Testa sia il candidato sindaco di tutto il centrodestra a Pescara». «Testa non è un capriccio», ribadisce poi Tancredi, «e non è una diminuzione del ruolo di Mascia, non vuole essere una critica all'attuale sindaco: è che con Testa si vince». L’Ncd blinda dunque l’ex presidente della Provincia di Pescara e chiama Chiodi a farsi garante di questa candidatura, ma il sindaco di Pescara Albore Mascia non resta a guardare. Il primo cittadino non intende rinunciare al secondo mandato e ieri si è recato addirittura a Bitritto, in provincia di Bari, dove c’era una convention di Forza Italia per cercare anche lui l’appoggio di un big nazionale, in questo caso dell’ex ministro Raffaele Fitto, ora tra gli organizzatori di Forza Italia. «Forza Italia, a Roma, segue con attenzione la vicenda pescarese sulle candidature», avrebbe detto l’ex ministro secondo quanto raccontato da Mascia. Fitto avrebbe poi aggiunto: «La continuità è evidente segno di forza», riferendosi molto probabilmente alla candidatura bis del sindaco di Pescara. Fatto sta che la scelta del candidato sindaco di Pescara sta spaccando il centrodestra. Prova ne sono le dure parole pronunciate nel pomeriggio dal ministro del Nuovo centrodestra Gaetano Quagliariello: «Il nostro candidato sindaco a Pescara è Testa, per noi la questione è chiusa. Se Forza Italia insiste con Mascia si andrà alle primarie. Oppure, ognuno andrà per conto proprio e vediamo chi vince». Un avvertimento pesante, al quale Mascia ha voluto subito replicare: «È una soluzione che non fa onore nemmeno a chi l’ha prospettata. Il centrodestra deve andare unito alle elezioni. In questi giorni, io ho avuto colloqui con Matteoli e Fitto ed entrambi hanno escluso l’ipotesi di ricorrere alle primarie quando c’è un sindaco uscente che ha ben lavorato per la propria città. Fitto, in particolare, ha detto che devo essere io il candidato sindaco». Poi, ha aggiunto: «Il Nuovo centrodestra non deve insistere, perché è attualmente un partito virtuale, dato che non c’è stata mai nessuna verifica con il voto». In questo clima di scontro, oggi pomeriggio i partiti del centrodestra di Pescara torneranno a riunirsi in conclave per cercare una quadra, al momento impossibile da trovare. Pescara futura e Fratelli d’Italia sono schierati con Mascia, l’Udc no. In proposito, da registrare una dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Armando Foschi: «Il candidato sindaco di Pescara si sceglie a Pescara e non certo a Teramo. Domani, nel corso del conclave, si rimetteranno in discussione tutte le candidature di tutte le pubbliche amministrazioni in scadenza, compresa quella di Brucchi, a Teramo, che negli ultimi sondaggi del Sole 24 ore ha ricevuto una percentuale di consensi in calo, il 42 per cento, contro il 50 di Mascia, al contrario in risalita di due punti».