«Abbiamo sempre considerato Gianni Chiodi una persona perbene, un amministratore capace che non ha messo un euro in tasca mentre ha governato l'Abruzzo, non abbiamo cambiato idea e continuiamo a sostenerlo». Questo uno dei passaggi chiave del discorso che il vice premier e ministro dell'Interno Angelino Alfano ha tenuto ieri mattina in una gremita sala del Parco della Scienza. Alfano ha scelto Teramo per lanciare la sfida del Nuovo Centro Destra per le elezioni regionali ed europee e la domanda sul sostegno alla candidatura di Chiodi, in seguito all'inchiesta già ribattezzata come «Rimborsopoli», era certamente d'obbligo. Alfano ha anche chiesto al Governatore Chiodi di alzarsi, per prendersi tutto l'applauso che è arrivato dalla platea, «questo applauso è la nostra migliore prova di amicizia», ha ribadito, mostrando così gli elementi di unione con Forza Italia. A dare manforte a Chiodi, anche il ministro Gaetano Quagliariello e l'onorevole Paolo Tancredi, che hanno ribadito la loro fiducia nel Governatore. «La magistratura deve fare il suo lavoro - ha puntualizzato Tancredi - ma non basta qualche scontrino a mandare in fumo l'operato di anni, noi resteremo con Chiodi fino alla fine e non ci stiamo ad essere accomunati a regioni in cui davvero sono state commesse gravi irregolarità. Ribadisco la fiducia nella magistratura ma sinceramente questa inchiesta, alla vigilia della campagna elettorale, solleva qualche dubbio, soprattutto perché molti aspetti, come ad esempio quelli già spiegati da Chiodi, potevano essere chiariti direttamente con gli interessati». E la consacrazione è arrivata anche per il sindaco Maurizio Brucchi, la cui candidatura a primo cittadino di Teramo è stata appoggiata sia da Forza Italia che dal Nuovo Centro Destra. «Mi fa piacere che sia stato apprezzato il lavoro svolto in questi anni - ha sottolineato Brucchi - qui in Abruzzo siamo una coalizione unita ancor più che nel resto d'Italia, ed è così che ci presenteremo alle elezioni».
E Brucchi, in apertura del suo discorso, ha anche ricordato il motivo per cui la convention si è tenuta al Parco della Scienza e non, come previsto in un primo momento, al teatro Comunale: il discorso sull'occupazione dei locali dell'ex Oviesse è stato poi ripreso, anche in privato, con Alfano. «Mi ha detto che se ne sarebbe interessato in prima persona» ha sottolineato Brucchi. Tanti gli argomenti, oltre a quelli strettamente politici, trattati da Alfano nel suo discorso: un punto focale è stato il problema del lavoro, soprattutto per quanto riguarda i giovani, un altro elemento toccato è stata la necessità di sburocratizzare il Paese, rendendo più snella la macchina amministrativa. «Due elementi - ha commentato Brucchi - che stanno particolarmente a cuore anche a noi che siamo amministratori a diretto contatto con la gente, e che abbiamo bisogno di risposte concrete dal Governo centrale».