La senatrice Stefania Pezzopane ha apprezzato l’offerta di collaborazione del senatore forzista, Altero Matteoli, giunto qualche giorno fa in città, in relazione alla battaglia aquilana, sottolineando che l’importante è ottenere risorse aggiuntive per la ricostruzione, non importa se dai capitali elvetici oppure sotto altra forma. La senatrice ricorda che la fase di ascolto con le categorie produttive servirà proprio a calibrare una battaglia unitaria nei confronti del Governo. «Persino il ministro Trigilia - afferma la senatrice -, dopo molti errori, ha dovuto ammettere che per il 2014 occorre un miliardo e 600 milioni». «Chiedo a Matteoli di dare una mano di nuovo, circa l’impegno che il Parlamento deve prendere per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere. La sua presenza, nell’indifferenza di tanti esponenti anche abruzzesi del centrodestra, è quanto meno un segnale di disponibilità a collaborare, un parziale superamento alla politica distratta e distante».
«Il senatore Matteoli sostiene che sia meglio fare una battaglia sulle accise, piuttosto che puntare sui fondi provenienti dalla trattativa per il rientro dei capitali dalla Svizzera - sostiene Pezzopane -. Su questo punto va fatta chiarezza: uno degli emendamenti che avevo presentato nella legge di Stabilità proponeva lo stanziamento di 600 milioni l’anno, fino al 2019, provenienti dalle accise sull’imposta fissa di bollo, idrocarburi e metano. Una proposta che non ha ottenuto il sostegno del centrodestra. La proposta dei fondi svizzeri è giunta in commissione Bilancio, dopo il no del Governo alle accise. Sono riuscita a strappare un impegno dell’esecutivo a trovare la copertura finanziaria per la ricostruzione, dal rientro dei capitali dai conti correnti della Svizzera e questa mia proposta è stata votata da tutta la commissione, anche dal centrodestra». «Ma all’Aquila non servono solo finanziamenti - conclude la Pezzopane -, serve far rispettare le regole e determinarne nuove».