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Pescara, 25/11/2024
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27/01/2014
Il Centro
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Sondaggio sul candidato Pd: Pezzopane batte D’Alfonso. La senatrice sarebbe avanti di 7 punti su Chiodi, l’ex sindaco di 3. Ora le primarie Il Movimento 5 Stelle al 28%, ma resta da valutare l’effetto Rimborsopoli. Abruzzo, tre collegi per la Camera |
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PESCARA La senatrice Stefania Pezzopane potrebbe essere la candidata vincente del centrosinistra per la presidenza della Regione. Lo dice un sondaggio del Partito democratico nazionale effettuato intorno al 20 gennaio e relativo al voto regionale del 25 maggio. Il sondaggio si compone di due parti convergenti, la prima interna all’elettorato di centrosinistra, la seconda sulla totalità degli elettori abruzzesi. Per quanto riguarda le coalizioni (centrosinistra, centrodestra, Movimento 5 Stelle), il sondaggio dà in vantaggio di due punti il centrosinistra sulla coalizione di centrodestra (il Pd non ha diffuso i dati numerici esatti ma si parla di 35% e 33%), mentre il Movimento 5 Stelle risulterebbe terzo con una percentuale tra il 24 e il 28%. I numeri cambiano però quando si passa a sondare l’effetto sull’elettorato del candidato presidente della coalizione. E qui c’è la sorpresa. Stefania Pezzopane darebbe un vantaggio alla coalizione di centrosinistra di sette punti su Chiodi; Luciano D’Alfonso di tre punti, Legnini di due. Considerando che in termini statistici la “forchetta” di incertezza dei sondaggi è di circa 2-3 punti percentuali, solo Pezzopane darebbe al centrosinistra la sicurezza della vittoria. Va però rilevato che l’orientamento degli elettori è stato sondato prima dello scandalo sui rimborsi in Regione e questo potrebbe avere effetti, per esempio, sul risultato del Movimento 5 Stelle oppure deprimere i numeri della coalizione di centrodestra. Cosa accadrà adesso? Per il centrosinistra saranno le primarie a stabilire chi sarà il candidato presidente. Poiché il sottosegretario Legnini è già fuori dai giochi (avrebbe dovuto dimettersi dalla carica di governo entro venerdì scorso), finora l’unico candidato ufficiale è l’ex sindaco di Pescara D’Alfonso, che è già in campagna elettorale da qualche mese. La senatrice Pezzopane (“testata” a sua insaputa dal partito), non ha mai espresso finora l’intenzione di candidarsi e non ha commentato il sondaggio. Chi l’ha sentita in queste ore riferisce di una Pezzopane molto soddisfatta («perché il centrosinistra dimostra di avere più personalità da spendere»), ma «scioccata» dalla prospettiva della candidatura. I programmi della senatrice non erano esattamente questi e la candidatura rappresenterebbe una «situazione nuova», anche se il risultato del sondaggio l’incoraggerebbe molto. Pezzopane si è presa qualche giorno per riflettere. Per il Pd il coinvolgimento della senatrice aquilana sarebbe anche una scelta di autotutela rispetto alla situazione giudiziaria di D’Alfonso che ha in corso tre procedimenti giudiziari. Il Pd è stato certamente rassicurato dall’ex sindaco sugli esiti dei processi (e finora D’Alfonso ha avuto ragione), ma il partito non vuole rivivere un altro caso Sardegna, dove la candidata che vinse le primarie ha dovuto fare marcia indietro per un avviso di garanzia sui rimborsi in Regione. E così, tramontata la carta Legnini (il sottosegretario era disponibile a candidarsi ma non a sfidare D’Alfonso alle primarie), resta in piedi solo l’ipotesi Pezzopane che, sondaggi alla mano, risulta anche la più forte. Il 1° febbraio il Pd presenterà le regole per le primarie che dovrebbero svolgersi tra il 23 febbraio e il 9 marzo. Entro l’8 o il 10 febbraio dovranno essere presentate le candidature. E se la senatrice Pezzopane deciderà di correre, saranno «primarie vere» come sottolinea un autorevole esponente del partito.
Abruzzo, tre collegi per la Camera Liste corte da 4-5 candidati per superare i vizi del Porcellum
PESCARA L’Italicum, il nuovo sistema elettorale concordato tra Renzi e Berlusconi e ora all’esame del parlamento, tra le altre cose, porterà a una rivisitazione dei collegi elettorali che diventeranno collegi plurinominali. Per quanto riguarda la Camera, la circoscrizione Abruzzo passerà dagli attuali quattro collegi provinciali a tre collegi: Giulianova-Montesilvano-Pescara; Avezzano-L’Aquila-Sulmona-Teramo; Chieti-Lanciano-Ortona-Vasto. Cambia anche la situazione per quanto riguarda il Senato (la legge elettorale prevede ancora la seconda Camera, anche se la riforma della Costituzione dovrebbe portare ad abolirla). Per la circoscrizione Abruzzo si passerebbe da un unico collegio regionale a due collegi: Giulianova-L’Aquila-Montesilvano-Pescara-Teramo; Avezzano-Chieti-Lanciano-Ortona-Sulmona-Vasto. Le liste saranno più corte. Non avremo liste di 14 nomi per la Camera e di 7 nomi per il Senato come nell’attuale. La lista sarà formata da un numero di candidati pari almeno alla metà del numero di seggi assegnati al collegio plurinominale e non superiore al numero di seggi assegnati. Considerato che ogni collegio in Abruzzo eleggerà in media 4-5 deputati e 3-4 senatori, vuol dire che ogni lista dovrà avere da tre a 5 candidati. Questa norma permette di superare uno degli aspetti più contestati del Porcellum: le liste formate da molti candidati senza la possibilità di esprimere le preferenze.
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