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Pescara, 25/11/2024
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Data: 28/01/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Aeroporto: l’obiettivo è lo «sconto» sui tagli

PESCARA Diciotto è il numero magico sulla ruota dell'aeroporto; sette è il numero "canaglia". Diciotto come ore le di apertura dello scalo rispetto al paventato taglio di 8 ore come prevede il Piano dell'Enav (Ente nazionale assistenza al volo); sette come i milioni di euro, il debito con Equitalia che la Saga ha accumulato in vent'anni di gestione. Sulla questione si è tenuto a Pescara un Consiglio comunale straordinario che ha visto protagonisti Lucio Laureti e Daniele Becci, presidente e consigliere di amministrazione della Saga, nelle vesti di difensori strenui del ruolo strategico dell'aeroporto, che però si scontra con i problemi oggettivi. «Noi facciamo di tutto - ha premesso Laureti - ma se le infrastrutture che abbiamo attorno non sono all'avanguardia diventa arduo far decollare l'aeroporto in termini di traffico passeggeri». A livello nazionale, è stato già deciso che gli scali minori dovranno subire tagli nell'attività quotidiana, a Pescara la scure inciderà per 8 ore, un 33% pesantissimo che la Saga punta a ridurre, guadagnando due ore: questo è l'obiettivo alla portata. Nella relazione di Laureti, come pure negli interventi dello stesso Becci e di Italo Lupo di Cna, il nodo delle infrastrutture è stato l'argomento principale: se il porto è fermo da tre anni, la stazione perde colpi e la viabilità dell'hinterland non regge, hanno sottolineato tutti, non c'è speranza per l'aeroporto. Che di suo ha già altre grane come, appunto, i debiti della Saga con Equitalia. Di quei sette milioni, uno e mezzo sarà pagato in tempi brevi, mentre per gli altri 5,5 è stata ottenuta una rateizzazione decennale. Ma sono soldi che devono comunque uscire fuori dalla Società di gestione, per questo Laureti attende un sacrificio in più dai soci. E c'è, infine, la questione del Piano marketing, 5,8 milioni che la Regione deve alla Saga e che l'Europa ha consigliato di congelare considerandoli aiuti di Stato e non per quello che realmente sono, ovvero risorse finalizzate allo sviluppo economico attraverso lo scalo aereo. Alla fine, l'assise civica ha votato all'unanimità (19 su 19) un ordine del giorno che, ovviamente, non sposterà di una virgola l'ago della bilancia.

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