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Data: 28/01/2014
Testata giornalistica: Il Centro
L'Assessore De Fanis a confronto con moglie e amante. Giovedì l’interrogatorio dell’ex assessore, la procura convoca anche la coniuge Ranieri e la segretaria Zingariello

il fascicolo bis Il politico è sospettato di aver cercato di avvelenare la moglie Era stato lui a chiedere di essere sentito
due interrogatori L’ex assessore sarà a Pescara il 4 febbraio per essere ascoltato nell’inchiesta per i rimborsi

PESCARA. E’ stata fissata al 6 febbraio l'udienza davanti al Tribunale del Riesame dell'Aquila, riguardante la remissione in libertà dell'ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, che si trova ai domiciliari dal 12 novembre nell'ambito di un'inchiesta del pm Giuseppe Bellelli (nella foto) sull'erogazione di contributi regionali per l'organizzazione di eventi culturali. Davanti al Riesame si discuterà in particolare del ricorso presentato dai legali di De Fanis, Domenico Frattura e Massimo Cirulli, contro la decisione del gip del tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, che l'8 gennaio scorso ha respinto l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare avanzata per l'ex assessore. Oltre a De Fanis nell'inchiesta sono coinvolti la sua ex segretaria Lucia Zingariello, Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo e il legale rappresentante di una onlus del vastese, Ermanno Falone. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato. di Paola Aurisicchio wPESCARA La parola dell’ex assessore Luigi De Fanis a confronto con quella della moglie Rosanna Ranieri e quella dell’amante, la segretaria Lucia Zingariello. E’ con una formula irrituale ma probabilmente efficace che la procura di Lanciano, retta dal procuratore capo Francesco Menditto, ha convocato per il 30 gennaio i tre protagonisti – anche se con ruoli diversi – dell’appendice noir dell’inchiesta pescarese per presunte tangenti per cui De Fanis si trova ancora agli arresti domiciliari dal 12 novembre. De Fanis, tre inchieste. Si profilano due settimane di interrogatori per l’ex assessore eletto nel Pdl incappato negli ultimi due mesi in tre inchieste e in due procure con accuse molto lontane tra loro: dalla concussione al peculato nelle inchieste pescaresi all’accusa di tentato omicidio della moglie Ranieri nel fascicolo aperto a Lanciano dopo le dichiarazioni della sua segretaria Lucia Zingariello. Era stato De Fanis, con un’istanza a sua firma depositata dagli avvocati Domenico Frattura e Massimo Cirulli, a chiedere di essere ascoltato dalla procura su quell’episodio riferito da Zingariello: il presunto avvelenamento della moglie. I magistrati, così, hanno convocato De Fanis per giovedì non solo per interrogarlo singolarmente, ma anche per sottoporlo «a un eventuale confronto con Rosanna Ranieri e Lucia Zingariello», rispettivamente la moglie dell’ex assessore e la sua segretaria, difesa dall’avvocato Umberto Del Re, chiamate in procura come persone informate sui fatti. Il confronto è stato paventato come «eventuale», non certo, ma nel caso in cui andasse in porto De Fanis si troverebbe seduto allo stesso tavolo con la moglie e la donna con cui avrebbe avuto una relazione. Per parlare di cosa? Di quello che accade in un giorno di febbraio 2013 quando l’ex assessore – come ha raccontato Zingariello – avrebbe cercato di avvelenare la moglie. Come atto dovuto De Fanis è stato iscritto sul registro degli indagati dalla procura di Lanciano (le altre due donne sono estranee all’inchiesta) da cui è stato chiamato per un confronto che servirà per sondare il peso e le veridicità di questa vicenda. Se in questa settimana De Fanis dovrà andare a Lanciano, il 4 febbraio tornerà a Pescara, dai pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, i magistrati che hanno messo sotto accusa mezza Regione per i presunti rimborsi indebiti, indagando 25 amministratori tra cui l’ex assessore. Gli interrogatori per i 25 inizieranno il 4 febbraio. Da Pescara a Lanciano. L’inchiesta per tentato omicidio è uno stralcio di quella madre pescarese in cui De Fanis è stato arrestato ai domiciliari per presunte tangenti nella cultura nel fascicolo del pm Bellelli e le cui indagini sono state svolge dagli uomini della Forestale. Nell’inchiesta portante, nata dalla denuncia dell’imprenditore dello spettacolo Andrea Mascitti, è stata arrestata ai domiciliari anche Zingariello, tornata da tempo in libertà. La donna, durante due interrogatori di fronte al pm, si era difesa aggiungendo numerosi particolari alla vicenda tra cui un episodio di avvelenamento. «De Fanis ha tentato di avvelenare la moglie con un farmaco che provoca l’infarto, ma non c’è riuscito», aveva detto Zingariello al pm portando la procura, come atto dovuto, a trasmettere gli atti a Lanciano dove è stata aperta l’inchiesta per tentato omicidio. Parole che, intanto, avevano suscitato la reazione della moglie di De Fanis, Rosanna Ranieri, che il 19 gennaio ha preso carta e penna per scrivere una lettera di difesa del marito. Ranieri aveva respinto quell’accusa piombata sul marito, negando con forza il presunto episodio di avvelenamento e augurandosi l’archiviazione dell’inchiesta.

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