L'AQUILA Il grido di allarme e di battaglia si leva da ogni angolo della regione. Lo stratosferico e insopportabile aumento dei pedaggi autostradali sulla A24 e A25 inchioda direttamente alle sue responsabilità il ministro delle Infrastrutture Lupi. Oggi prendono posizione i sindaci della Comunità del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, Assergi-L'Aquila, che stigmatizzano la pesantezza del provvedimento fin troppo esoso sulle tratte della A24. Invocano l'intervento dello stesso ministro Lupi, sollecitano la mediazione del presidente della Regione Chiodi, dei parlamentari abruzzesi, dei quattro presidenti delle province e chiamano alla mobilitazione i sindaci e le istituzioni interessate. Insomma, sale la febbre della protesta. In ballo il futuro socio-economico dell'Abruzzo, regione già profondamente scossa dalle tragiche e disastrose conseguenze del terremoto del 2009. «Che si rivedano le convenzioni esistenti e quelle da rinnovare - tuona il presidente Enzo De Rosa - e si proceda ad un riequilibrio dei costi di percorrenza con le altre tratte autostradali italiane». Zone interne sempre più vessate e da anni gravate da disagi e disoccupazione ai massimi livelli. Ma non basta. Con l'ultimo provvedimento adottato si sferra un durissimo colpo alla tenue speranza di ripresa economica e si danneggiano oltremodo il normale traffico veicolare e quello legato al pendolarismo da studio e da lavoro. «Un aumento inspiegabile e contraddittorio - continua De Rosa - atteso che da tempo la Confcommercio si batte per la velocizzazione dei tempi di accesso alla Capitale tramite il casello di Roma-Est della A24. Dal quale, a causa dei caotici intasamenti che si creano, occorrono un paio di ore per giungere alla destinazione desiderata». Paradossalmente erano attese congrue diminuzioni tariffarie. E invece è arrivata la stangata. «È una vergogna - conclude il presidente De Rosa - ed è per questa ragione che esortiamo i nostri rappresentanti istituzionali ad intervenire fermamente affinché il nefasto provvedimento venga immediatamente ritirato. Anche perchè i disservizi giornalieri che si verificano proprio sulla A24, dove cantieri e lavori di manutenzione sono costantemente presenti, creano riflessi negativi sulla scorrevolezza del traffico veicolare».