L'AQUILA La A24 trasformata in un inferno bianco, le principali strade e superstrade del capoluogo bloccate con auto in coda per ore, social network inondati con messaggi di autisti inferociti e persone in attesa per ore alle fermate degli autobus. A dispetto della neve candida che è venuta giù, è stato un lunedì nerissimo per la viabilità dell'Abruzzo interno, messa alle corde da una nevicata di cui anche i muri erano a conoscenza da giorni. Dai telegiornali ai siti internet specializzati, tutti avevano a annunciato, con almeno 48 d'anticipo (con una tempistica congrua rispetto a chi si lancia in previsioni a lungo termine), che una forte perturbazione avrebbe raggiunto la nostra regione, iniziando dal versante occidentale. Guarda caso , lo stesso che è andato maggiormente in crisi già dal primo pomeriggio. Le prime segnalazioni sono state quelle degli automobilisti bloccati in autostrada, tra Magliano e Carsoli, nel tratto che precede la galleria di Monte Sant'Angelo, dove la circolazione è andata in tilt a causa di tre mezzi pesanti finiti di traverso a causa del manto stradale. Tutti in coda per oltre un'ora e mezzo sull'autostrada che a inizio anno ha operato tra i rincari maggiori del pedaggio a livello nazionale, e che poco dopo ha deciso di bloccare l'ingresso per evitare ulteriori guai e imbarazzi. Ad Avezzano sono entrati in funzione circa 30 mezzi delle ditte che hanno aderito al piano neve predisposto per cercare di ridurre al minimo i disagi. Fermi, tra gli altri, anche un gruppo di parlamentari grillini che avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo per un'iniziativa politica. Disagi che hanno caratterizzato la serata dei tantissimi aquilani che cercando di raggiungere le abitazioni prima che la situazione peggiorasse hanno ottenuto come unico risultato quello di rimanere imbottigliati per ore. La via Mausonia, una delle più trafficate anche nelle ore non di punta, è rimasta paralizzata in entrambe le direzioni, così come l'altra arteria cardine del capoluogo, viale Corrado IV, si è trasformato in una trappola per i tanti sventurati hanno avuto l’ardire di percorrerla. A peggiorare le cose la carreggiata ridotta a causa dei lavori, iniziati ormai da mesi e non ancora completati, per la realizzazione della seconda delle tre rotatorie previste nel maxi piano per la viabilità cittadina. Per ora di maxi c'è solo la rabbia di chi è stato costretto, ancora una volta, a constatare l'inadeguatezza della risposta delle autorità preposte a garantire la sicurezza sulle strade di una città che con la montagna ha a che fare tutti gli anni. Stessa storia anche nella zona est del capoluogo, con la superstrada di Bazzano, anche questa interessata da un cantiere che sembra essere diventato perenne, trasformata in un caos di vetture incolonnate e luci degli stop visibili sin dalla vicina frazione di Gignano. Ovviamente anche alcuni automobilisti hanno messo del loro, essendo privi degli pneumatici da neve obbligatori per legge, complicando ulteriormente le cose. Prevedibile lo scaricabarile tra i vari enti interessati, che si rinfacceranno di non aver garantito la pulizia delle strade di propria competenza. Oggi all'Aquila scuole chiuse dopo l'ordinanza del sindaco Cialente che d stavolta non potrà prendersela con il Governo, i poteri occulti e i «gufi» che remano contro la città finita. Scuole chiuse anche nella Marsica, ad Avezzano, Trasacco, Luco, Celano, Tagliacozzo e Cerchio.