Attentato incendiario contro la Cgil. Nella notte tra domenica e lunedì la roulette di proprietà del sindacato, diventata il simbolo della vertenza Sixty, è stata completamente distrutta dalle fiamme. Sull'episodio indaga la Digos e sulla natura dolosa del rogo non sembrano esserci dubbi. La roulette è stata parcheggiata dal novembre del 2011 al dicembre del 2013 davanti all'azienda di Via Piaggio e trasformata in un presidio permanente dai lavoratori. Qualche settimana fa, considerando che la vertenza Sixty vive una fase di stallo in attesa del rinnovo della cassa integrazione, il mezzo è stato spostato su richiesta delle forze dell'ordine e parcheggiato momentaneamente in via Filippo Tiberio, allo scalo, a due passi dall'abitazione di Carlo Petaccia, segretario della Filctem-Cgil. La brutta sorpresa è arrivata nella notte. «Stavo per uscire di casa per partecipare ad un'assemblea all'azienda Dayco - racconta il sindacalista - quando un vicino mi ha citofonato segnalandomi che la roulotte era andata a fuoco». A quel punto Petaccia è uscito subito di casa: «Alle 4.30 le fiamme erano altissime e ho subito chiamato i vigili del fuoco». Che, nel giro di una mezz'oretta, sono riusciti a spegnere il rogo. Ma della roulotte non è rimasto praticamente nulla: resta visibile solo qualche lamiera e una montagna di cenere. «Non essendoci nessun elemento che possa far pensare ad un'autocombustione, ritengo che sia un incendio doloso - conferma Petaccia -. Ma non ho sospetti». A dire il vero un vicino di casa del sindacalista, qualche giorno fa, si era lamentato per la presenza del mezzo, che tra l'altro era anche assicurato. Ma non è assolutamente scontato che ci sia un collegamento tra questo episodio e l'attentato incendiario. In tarda mattina sul posto sono stati eseguiti i rilievi dagli uomini della polizia scientifica. E la Digos non tralascia nessuna pista, in attesa che stamattina venga presentata la denuncia in Questura. L'ipotesi, ormai diventata quasi una certezza, è che qualcuno abbia appiccato le fiamme dall'esterno. «La roulotte - continua Petaccia - è di proprietà della Flc-Cgil: venne donata dal sindacato nazionale per allestirvi all'interno una sede provvisoria all'Aquila, dopo il terremoto. Solo in un secondo momento, dunque, è stata utilizzata come presidio dai lavoratori». Ieri mattina la notizia dell'incendio si è diffusa nel giro di poche ore tra i dipendenti della Sixty. «A livello emotivo - dice Marino D'Andrea, Rsu Cgil - è stato un brutto colpo. Stamattina (ieri per chi legge; ndr) qualche lavoratore, quando ha saputo la notizia, è scoppiato in lacrime». E nelle scorse un imprenditore edile di Chieti ha denunciato un incendio appiccato alla Smart di sua moglie: qualcuno ha tagliato la capotta dell'auto e ha gettato all'interno delle carte imbevute di benzina. Le fiamme si sono spente da sole dopo aver danneggiato un sedile e la leva del cambio: non è stato necessario neppure l'intervento dei vigili.