L’AQUILA L'ultimo atto del dipartimento Ricostruzione era stato, una decina di giorni fa, quello di pubblicare i progetti approvati, ma non finanziati. Nelle casse del Comune dell’Aquila non c'erano più soldi per attivare i cantieri della ricostruzione privata. Ieri qualcosa è cambiato: è arrivato il via libera per destinare alla ricostruzione aquilana quasi 500 milioni di euro in occasione di una riunione pre-Cipe. Venerdì il Cipe darà l'ufficialità all'operazione.
La cosa più importante, da un punto di vista tecnico, è che il Cipe abbia dato il via libera al criterio dell'anticipazione delle annualità del miliardo e 200 milioni, ma anche delle risorse assicurate dalla legge di stabilità in base al tiraggio dei progetti, monitorato dal Ministero del Tesoro in base ai report inviati dal capo dell'Ufficio speciale, Paolo Aielli. Il pre-Cipe ieri ha autorizzato l'anticipazione del residuo del 2015 della delibera Cipe numero 135 del 2012, ma anche delle annualità del miliardo e 200 milioni ottenute con il decreto legge 43 per il 2014, 2015 e 2016 per un totale di 342 milioni di euro, cui vanno ad aggiungersi ulteriori 142 milioni derivanti dalla legge di stabilità. I circa 480 milioni di euro dovrebbero entrare in concreto nelle casse del Comune dell'Aquila entro una ventina di giorni.
NIENTE PER IL CRATERE
Il fatto anomalo, se tale si vuol definire, è che l'anticipazione delle risorse vale soltanto per L'Aquila e non per i Comuni del cratere sismico. Ma c'è di più: sembra che il Cipe intenda chiedere al cratere di utilizzare come modello di scheda parametrica quello utilizzato per L'Aquila. Come si ricorderà invece, il cratere aveva optato per una scheda diversa, semplificata. Secondo le stime dell'Ufficio speciale dell'Aquila il nuovo «ossigeno» nelle casse comunali potrebbe bastare per tre o quattro mesi alla luce del fatto che l'ufficio diretto da Paolo Aielli ogni mese approva progetti per circa 110 milioni di euro.
CAPITALI RIENTRANTI
L'obiettivo della politica dunque sarà quello di reperire ulteriori somme, vedi il miliardo relativo ad una quota dei capitali che rientreranno in Italia dalla Svizzera. In ogni caso qualsiasi somma aggiuntiva spalmata su più annualità potrà essere anticipata, visto che la Ragioneria di Stato ha dato il disco verde già nella riunione pre-Cipe di ieri. In vista, peraltro, c'è un faccia a faccia fra il sindaco Massimo Cialente (nella foto) e il ministro Fabrizio Saccomanni proprio per parlare del reperimento di risorse aggiuntive che consentiranno alla ricostruzione di non subire rallentamenti.