Continua il dibattito all'interno della Cgil, in previsione del congresso di Rimini di maggio. Nel programma di approfondimento “Quadrato rosso” su RadioArticolo1 sono intervenuti il segretario generale della Cgil Umbria Mario Bravi, Nino Cortorillo della Segreteria nazionale della Filt, e Pino Gesmundo della Camera del lavoro di Bari.
Per quanto riguarda l'Umbria, Bravi ha sottolineato come si stia tentando di fare in modo che “il congresso incroci i problemi drammatici delle persone. Perché nelle assemblee congressuali che stiamo facendo, le persone non si concentrano molto su questo o su quell'emendamento, ma parlano della loro situazione drammatica”. Sta quindi al sindacato “incrociare di più il congresso con i problemi drammatici delle persone”. Per il segretario c'è da costruire una “mappa territoriale della crisi” che racconti la “situazione del lavoro che nel 2014 sta ancora peggiorando, perché questa crisi non ha un pavimento, non siamo arrivati in fondo. Non è vero che da qui si rimane fermi o si risale”.
Per Nino Cortorillo, invece, in vista del congresso Filt nazionale che si terrà dal 1 al 4 aprile a Firenze, “il settore dei trasporti è stato investito dalla crisi anche se con tempi e modalità diverse ma sostanzialmente analoghe a tutte quelle del paese”. Non ci sono ormai molte sacche di protezione e tutto si è scaricato anche sul mondo dei trasporti. “Noi vogliamo svolgere un dibattito approfondito, che comporterà un lavoro molto intenso. Perché vogliamo collocare nel congresso momenti di riflessione aperti anche all'esterno, oltre che un approfondito dibattito all'interno della nostra organizzazione. In quei giorni prevediamo, a esempio, di svolgere un primo momento di riflessione sulla mobilità delle persone, mettendo insieme gli operatori, le organizzazioni sindacali e gli utenti”.
“Nel dibattito che si sta svolgendo a Bari, infine, ha acquisito un ruolo importante anche il tema della difesa del territorio. “E' un tema fondamentale – ha affermato Gesmundo - anche perché il nostro territorio nell'ultimo periodo ha vissuto problemi seri. La tutela ha a che fare con i temi del lavoro che mettiamo al centro della nostra discussione congressuale. Il rispetto e la tutela del territorio, infatti, non possono essere distanti da un ragionamento articolato sullo sviluppo. E lo sviluppo non può che essere ecocompatibile, e partire dal rispetto del territorio. Noi abbiamo svolto una serie di iniziative in questo senso, abbiamo ragionato sull'edilizia popolare, provando a fornire esempi di come si possa coniugare lo sviluppo e la tutela del territorio”.