|
|
|
Pescara, 25/11/2024
Visitatore n. 740.949
|
|
|
|
|
|
30/01/2014
Il Messaggero
|
Chiodi, ombre sulla candidatura. Rimborsopoli, il governatore ammette: «Sì, ero in hotel con una donna. Elezioni? Io non mi ritiro». Pagano: «Puntiamo su di lui per la Regione». |
|
PESCARA Ha giocato d’anticipo, Gianni Chiodi, anche nei confronti dei pm della Procura di Pescara che il 4 febbraio lo ascolteranno nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi gonfiati alla Regione: «Una debolezza quella ragazza in hotel, ma non l'ho aiutata al concorso». Ma adesso sono in tanti a chiedersi quali saranno le conseguenze politiche di questa confessione-choc del governatore, anche se il primo a rompere gli indugi è proprio lui: «No, non ritirerò la mia ricandidatura alla presidenza della Regione». Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale e pure lui indagato, parla nelle vesti di presidente regionale di Forza Italia: «Chiodi era e resta il nostro candidato presidente alle regionali. Le vicende private possono interessare chi ama il gossip, ma devono rimanere fuori dal dibattito politico. E sono certo che, una volta usciti da questa vicenda, la sua sincerità ne rafforzerà l’apprezzamento presso l’elettorato». Ma gli alleati di Ncd prendono tempo sulla riconferma della candidatura, e si fa largo l’alternativa: il pescarese Guerino Testa. Intanto il Movimento5Stelle chiede le dimissioni di Chiodi.
PESCARA Il dente se lo è tolto subito, giocando d'anticipo anche nei confronti dei pm della Procura di Pescara che il 4 febbraio lo ascolteranno nell'ambito dell'inchiesta sui rimborsi gonfiati: «Una debolezza quella ragazza in hotel, ma non l'ho aiutata al concorso». Un colpo di teatro la mossa di Gianni Chiodi, mentre il vortice giudiziario travolgeva gran parte della sua giunta e dell'Emiciclo, lasciando pochi superstiti. Ma adesso sono in tanti a chiedersi quali saranno le conseguenze politiche di questa confessione-choc del governatore, anche se il primo a rompere gli indugi è proprio lui: «No, non ritirerò la mia ricandidatura alla presidenza della Regione». Chiodi attende l'interrogatorio del 4 febbraio in cui esibirà fatture e ricevute di hotel e ristoranti che gli vengono contestate, subito dopo terrà una conferenza stampa per parlare agli abruzzesi. E gli altri? Il più importante tra gli indagati, con Chiodi, è senz’altro il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano: ma da lui non arrivano rivelazioni clamorose come quelle di Chiodi, tutt’altro. Pagano non parla di vicende private e si dice sicurissimo di dimostrare ai magistrati la correttezza dei suoi comportamenti. Anche lui esternerà dopo il fatidico 4 febbraio, non prima. Ma parla volentieri, quale presidente regionale di Forza Italia, di politica per ribadire che «Gianni Chiodi era e resta il nostro candidato presidente alle regionali. Le vicende private possono interessare chi ama il gossip, ma devono rimanere fuori dal dibattito politico. Chiodi ha operato bene e i risultati ottenuti in questi cinque anni sono evidenti a tutti. E sono certo che, una volta usciti da questa vicenda, la sua sincerità ne rafforzerà l’apprezzamento presso l’elettorato». Articolata la riflessione di Fabrizio Di Stefano, deputato e vice coordinatore regionale di Forza Italia: «Ritengo le dichiarazioni di Chiodi di grande coraggio e onestà. Sottolineano la distanza che dovrebbe esserci, e che invece viene ignorata, tra la sfera privata e quella pubblica». Altra osservazione: «La notizia di valenza giudiziaria dovrebbe riguardare l'eventualità di un utilizzo improprio della prerogativa dei rimborsi e delle spese, invece si concentra su una debolezza privata ammessa dallo stesso presidente». Anche da Di Stefano via libera dunque alla ricandidatura di Chiodi: «Dev’essere valutato solo per le cose fatte in questi cinque anni». Ma gli alleati di coalizione prendono tempo. Federica Chiavaroli, senatrice del Ncd: «Chiodi? Al momento non ne abbiamo ancora parlato nel nostro partito». E adesso, oltre agli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria, si attendono i sondaggi per capire quanti voti o meno abbia ingoiato la Rimborsopoli-rosa a quattro mesi dal voto. E c’è chi sussurra il nome del candidato alternativo a Chiodi: il presidente dimissionario della Provincia di Pescara, Guerino Testa.
|
|
|
|
|