PESCARA Primarie anche per il centrodestra nella sfida per diventare sindaco. È il «patto del Pantheon», la zona dove ieri, in un bar a Roma, si sono incontrati i leader regionali di Forza Italia, Nazario Pagano, e del Nuovo centro destra, la senatrice pescarese Federica Chiavaroli, per cercare di risolvere la querelle sulle candidature, dopo la riunione di domenica scorsa in piazza Unione, finita con un nulla di fatto. Ora, quindi, si profila un duello nelle urne tra il sindaco uscente, Luigi Albore Mascia (Forza Italia), e il presidente dimissionario della Provincia, Guerino Testa (Nuovo centro destra) . E chissà chi altro. Alla notizia l’Udc, con il capogruppo in Comune, Licio Di Biase, ha fatto sapere che «non appoggerà Albore Mascia». «Ora discuteremo», ha aggiunto Di Biase, «e non è da escludere la presenza di un nostro candidato». La notizia delle primarie è arrivata, ieri, a metà pomeriggio. «Abbiamo ribadito l’intenzione di andare avanti uniti», ha sottolineato Chiavaroli. «Ma allo stesso tempo abbiamo capito che altre strade non siano percorribili: l’unica soluzione rimangono le primarie. Altrimenti, sarebbe solo un tritacarne». E chissà che un tritacarne non diventino anche le primarie, per il centrodestra una novità. Almeno stando alle prime punzecchiature del sindaco, appena tornato da Roma per la manifestazione dei sindaci, e dove da Maurizio Gasparri ha ricevuto l’assicurazione che sulla questione della candidatura «si aprirà un’istruttoria politica». «Se dobbiamo creare antagonismi», ha riflettuto Mascia sul possibile duello con Testa, «tutto ciò mi sembrerebbe antipatico. Io, al posto suo, non mi sarei proposto. Tra l’altro per Testa quella del sindaco sarebbe solo una delle tre opzioni che egli ha: le altre due sono quella di svolgere il ruolo di commissario dell’ente e quella della candidatura regionale. Tra l’altro, per quanto riguarda il primo caso, abbiamo già il precedente di Ancona, con Patrizia Casagrande. Comunque, al di là di tutto, che si facciano le primarie, rimane un'opzione paradossale. Ho parlato anche oggi (ieri, ndr) a Roma, con alcuni sindaci, della situazione di Pescara, dove non non viene candidato il sindaco uscente: e i primi cittadini si sono stupiti. Comunque le primarie non le temo. Ciò che temo», ha aggiunto, «sono i tempi dello svolgimento di esse e il fatto che dovrei mettermi in stand by dall’azione amministrativa per parteciparvi. Ma comunque non sono contrario, poiché, tra l’altro, non ci sarà partita». Testa, raggiunto sempre telefonicamente, non ha voluto commentare. «Per il momento, non ho niente da aggiungere».